Classic C'est plus facile en Simca 1000
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Ricordo ancora come se fosse ieri quanto scottasse quel sedile di similpelle nera che mi accompagnò in quel torrido sabato del luglio 1981.
Ebbi infatti la fortuna di essere accompagnato in vacanza dal mio amico Fabio che all'epoca possedeva una Simca 1100 di color oro e rigorosamente priva di aria condizionata... ma non è questa la storia che volevo raccontarvi.

La Simca, Società Industriale Meccanica e Carrozzeria Automobilistica con all'epoca a capo Henri Théodore Pigozzi, grazie alla collaborazione di FIAT che le concesse le proprie licenze, riuscì nella sua storia a raggiungere il secondo posto per numero di vetture prodotte all'anno tra i produttori di auto francesi.
Il successo delle vendite delle sue autovetture, in particolare la Aronde, la portò ad acquistare nel 1954 Ford-France e di riuscire ad abbandonare il piccolo stabilimento di Nanterre per trasferirsi nel più moderno ed ampio stabilimento di Poissy.
Nel 1958 Chrysler entrò nel capitale societario di Simca con una quota del 15% e questa mossa diede la tranquillità economica necessaria alla società francese per sviluppare e costruire la Simca 1000 nel luglio del 1961.

La maturità della vettura si riuscì a raggiungere solo nel 1963 quando il motore venne potenziato facendogli raggiungere i 50 CV, soglia psicologica molto importante in quegli anni perchè ritenuta la potenza media delle vetture in circolazione.
Tuttavia il motore resta modesto sia nelle prestazioni, spingeva l'auto fino ad una velocità massima di 130 Km/h, che nei consumi, la lancetta del carburante scendeva sempre molto velocemente da rendere necessario l'ampliamento della capacità del serbatoio da 32 a 36 litri.

Assieme ai miglioramenti tecnici si assiste anche ad un ampliamento della gamma di modelli a disposizione, accanto alla 1000, venduta a 6.490 franchi, venne lanciata la versione ridotta Simca 900 al prezzo iniziale di 5.950 franchi che si distingueva per l'austerità delle sue prestazioni nonche dotazioni.
Al contrario, con la versione 1000 GL (Grand Luxe) si ha un'auto molto più curata, con vernice metallizata, fasce laterali cromate e lussuosi sedili rifiniti in naugahyde crema; prezzo di vendita 6.750 franchi.
In ritardo di produzione, ma comunque presente in gamma, vi era anche la prestigiosa coupé venduta ben a 12.000 franchi.
La Simca 1000 fu un autentico successo commerciale non solo in Francia, dove era in diretta concorrenza con la Renault 8 ma spopolò anche in Italia dove non vi era nessuna berlina leggera Fiat a 4 porte.

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Nel frattempo le quote di Chrysler salirono al 64% e Henri Théodore Pigozzi fu sostituito a maggio 1963 da Georges Héreil, ex presidente di Sud-Aviation.
Héreil al suo arrivo in Simca diede vita ad un gruppo di esperti composto da Pierre Nadot, suo ex dipendente di Sud-Aviation e da Claude de Forcrand e François Paget, entrambi provenienti da Peugeot e questa nuova squadra diede vita nel 1965 alla Simca 1100.
La nuova vettura dotata di quattro freni a disco, consumi di carburante decisamente ridotti ed un gruppo sospensioni di completamente altro livello rispetto alla 1000, regge inizialmente molto bene alla crescente concorrenza e forza economica della Renault che nel frattempo aveva sfornato la R8s, la R8s Major e poi la R10s.

Tuttavia col passare degli anni l'immagine della Simca si appanna nonostante l'introduzione della garanzia di 2 anni su tutte le vetture uscite dallo stabilimento di Poissy.
Si dovette attendere il 1967 per vedere la 1200 S con Bertone che ne modella abilmente una nuova maschera più aggressiva, il motore da 944 cm3 viene sostituito dal 1.208 cm3 alimentato da due carburatori a doppia canna.
Ciò nonostante nel 1967, per la prima volta dalla sua nascita, la tiratura della piccola Simca non raggiunge le 100.000 unità annue.

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