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E se vi dicessi che le ho provate in pista? Vi farei morire di invidia ma è una… bugia. Non è una bugia, però, quando vi dico che sarebbe un mio grandissimo sogno, ovviamente… proibito!
E non chiedetemi “Quanto costano?” perché sarebbe come chiedere “Quanti anni hai?” a una bella signora. Una vettura così, anche in versione spider, infatti, si acquista a scatola chiusa (sempre se si hanno le possibilità).
E’ passato poco più di un mese da quando la Casa di Maranello ha presentato la 812 Competizione, nuova versione speciale Ferrari in edizione limitata che si basa sulla 812 Superfast. Al suo fianco anche la 812 Competizione A, spettacolare spider, anch’essa in serie limitata (nelle immagini è quella di color giallo). Questi due capolavori, proprio come le cose più belle, sono per pochi e non per tutti.
Il Motore.
812 Competizione e 812 Competizione A montano il V12 più emozionante del panorama automobilistico mondiale, derivato dal pluripremiato propulsore della 812 Superfast. Si tratta dell’aspirato da 830 CV che affianca all’impressionante potenza un’erogazione esaltante e il sound che i puristi dei dodici cilindri di Maranello ben conoscono (altro che il silenzio delle elettriche!). Per aumentare la potenza del motore da 6500 cm3 della 812 Superfast e raggiungere un’estensione del campo di giri record sono state riprogettate svariate aree del propulsore, è stata ottimizzata la fluidodinamica dei suoi sistemi di aspirazione e combustione e sono stati ridotti gli attriti interni.
Il regime massimo, ora pari a 9500 giri/min., regala insieme all’erogazione di coppia sempre crescente una sensazione di spinta progressiva e inesauribile, risultato che prende le mosse dalla riprogettazione di componenti chiave del motore tra cui bielle, pistoni, albero motore e sistema di distribuzione. Le bielle in titanio riducono del 40% il peso rispetto all’acciaio a parità di resistenza meccanica; i nuovi spinotti rivestiti in diamond-like carbon (DLC) riducono invece il coefficiente di attrito (e di conseguenza l’usura) a tutto vantaggio di prestazioni e consumi. Questi interventi si uniscono a una nuova equilibratura dell’albero motore, alleggerito del 3% rispetto alla versione precedente.
Le migliorie più rilevanti, tuttavia, riguardano distribuzione e teste cilindri: le camme rivestite in DLC azionano ora le valvole grazie alla tecnologia a dito a strisciamento in acciaio e DLC, derivata dall’esperienza in F1 e sviluppata appositamente al fine di disporre di profili di alzata più performanti.
Al fine di far respirare il motore lungo tutto il campo di giri è stato rivisto l’impianto di aspirazione: collettore e polmone sono più compatti, il che porta ad accorciare i condotti e a erogare così più potenza agli alti regimi, mentre il riempimento della curva di coppia è garantito da un sistema a geometria variabile che modifica in modo continuo la lunghezza dell’assieme, adattandola alle pulsazioni del motore per massimizzare il riempimento dinamico dei cilindri. Il propulsore offre così una progressione rapidissima e continua, senza interruzioni fino al regime massimo di rotazione.
Da sottolineare, inoltre, l’adozione di un olio motore meno viscoso di quello adottato sui V12 precedenti (Shell Helix 5W40) e l’aumento della portata dell’intera linea di recupero dell’olio.
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La gestione del sistema di accensione.
E’ demandata a una centralina di controllo a correnti di ionizzazione in grado di pilotare l’accensione della scintilla in modalità singola o multispark, a vantaggio di un’erogazione di coppia pulita e flessibile. La centralina comanda inoltre la detonazione al fine di raggiungere la massima efficienza termodinamica, anche grazie a una sofisticata strategia di riconoscimento del numero di ottano del carburante attualmente in uso.
Per mantenere l’elevatissimo standard acustico del motore cui i possessori di V12 Ferrari sono abituati e, al contempo, introdurre nello scarico il GPF (filtro anti-particolato) che permette di rispettare le più recenti normative sugli inquinanti, i tecnici hanno introdotto un terminale di scarico assolutamente inedito che ha permesso di recuperare i contenuti in medio-alta frequenza smorzati dal GPF.
Wroom wroom.
Al fine di garantire eccellenza acustica, prestazionale ed estetica i terminali di scarico sono a vista, per sottolineare la loro funzione e la natura racing della vettura senza trascurare l’eleganza propria di ogni Ferrari. Si è lavorato poi sulla linea ad aspirazione introducendo una seconda coppia di risonatori che esalta precise frequenze e gli ordini più nobili del motore, per una simbiosi totale tra il sound di scarico e quello del sistema di aspirazione.
812 Competizione e 812 Competizione A, che montano un cambio a 7 marce e doppia frizione, portano all’estremo le prestazioni di questa soluzione assicurando feeling di cambiata inediti per un V12. La ricalibrazione delle strategie di controllo ha ridotto del 5% del tempo di cambiata; pur mantenendo la rapportatura della 812 Superfast, le versioni speciali oggi presentate vantano un pettine di cambiata ancor più sportivo grazie agli ulteriori 500 giri/min. garantiti dal nuovo V12.
Occhio al peso.
Particolare attenzione è stata rivolta all’alleggerimento della vettura (-38 kg rispetto alla 812 Superfast). Le principali aree coinvolte da tale attività sono motopropulsore, meccanica e carrozzeria. Negli esterni è stata impiegata estensivamente la fibra di carbonio, in particolare su paraurti anteriore e posteriore, spoiler posteriore e prese aria.
I contributi del motore all’alleggerimento dell’auto vengono dall’uso di bielle in titanio, dall’albero motore più leggero e dalla batteria da 12V a litio. Grande attenzione è stata impiegata alla progettazione degli interni utilizzando finiture in carbonio, tessuti tecnici e limitando i materiali insonorizzanti. Sono inoltre stati introdotti cerchi forgiati racing in lega leggera di alluminio e colonnette di fissaggio in titanio.
Per la prima volta su una Ferrari V12 sono disponibili cerchi interamente in fibra di carbonio che riducono il peso di 3,7 kg rispetto a quelli in lega leggera della 812 Superfast. La parte interna di canale e razze è ricoperta da uno strato di vernice di derivazione aerospaziale che riflette e dissipa efficacemente il calore prodotto dai freni, per garantire prestazioni costanti anche in pista.
812 Competizione – Scheda tecnica (quella della versione A non è ancora ufficializzata da Casa di Maranello).
Motopropulsore.
Tipo: V12 – 65°
Cilindrata totale: 6496 cm3
Alesaggio e corsa: 94 mm x 78 mm
Potenza massima: 610 kW (830 cv) a 9250 giri/min.
Coppia massima: 692 Nm a 7000 giri/min.
Regime massimo: 9500 giri/min.
Rapporto di compressione: 13,5:1
Dimensioni.
Lunghezza: 4696 mm
Larghezza: 1971 mm
Altezza: 1276 mm
Passo: 2720 mm
Carreggiata anteriore: 1672 mm
Carreggiata posteriore: 1645 mm
Peso a secco: 1487 kg
Rapporto peso a secco/potenza:1,79 kg/cv
Distribuzione dei pesi: 49% ant. / 51% post.
Capacità serbatoio: 92 litri
Pneumatici e cerchi.
Anteriore: 275/35 ZR 20” 10” J
Posteriore: 315/35 ZR 20” 11,5” J
Freni
Anteriore: 398 x 223 x 38 mm
Posteriore: 360 x 233 x 32 mm
Trasmissione e cambio
Cambio F1 a doppia frizione e 7 rapporti
Prestazioni
Velocità massima: > 340 km/h
0-100 km/h: 2,85 s
0-200 km/h: 7,5 s
Tempo sul giro di Fiorano: 1’ 20”
Consumi e emissioni di Co2
In corso di omologazione
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