Curiosità Agosto: crolla il mercato dell’auto
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Le vendite nel mese di agosto sono calate del 27% mentre il primo semestre, secondo gli esperti/fenomeni del settore, è stato il più virtuoso per la riduzione delle emissioni di CO2.

E te credo… 

Allora, a casa mia 1 + 1 = 2. Se, come tutti quei capoccioni che stanno a Bruxelles sostengono, l’auto è il Diavolo, cioè l’unica vera causa dell’inquinamento terrestre, è ovvio che, diminuendo le vendite di auto di oltre il 27%, diminuiscono anche le emissioni di CO2, o no?!? Al contrario, se l’auto non è il Diavolo, allora significa che ci stanno prendendo per i fondelli.

Diamo i numeri (in tutti i sensi). Il mese di agosto, nonostante di giorni ne abbia 31, quindi uno in più, ha fatto segnare un nuovo crollo per il mercato dell’auto, che chiude con appena 64.689 immatricolazioni di veicoli nuovi.

Con il dato di agosto, le auto perse dal mercato in 8 mesi rispetto allo stesso periodo del 2019, superano le 260.000 unità (con 1.060.182 autovetture complessive, -20% sul 2019). A peggiorare le cose, la notizia dell’esaurimento dei fondi destinati a promuovere l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in (con emissioni fino a 60 g/km di CO2). E te credo: chi se le compra le auto elettriche senza incentivi? Costano tantissimo, non si sa dove cacchio ricaricarle e se devo andare in vacanza da Milano a Rimini… forse ci arrivo ma sicuramente non torno a casa. A quel punto è meglio prendersi un bel trenino…

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Restano a disposizione, ma è probabile che finiscano entro settembre, i contributi per le auto ad alimentazione tradizionale, per le ibride full e mild (fino a 135 g/km) e per l’usato Euro 6.

Secondo Laura Gobbini, Data Analyst & Project Manager di Dataforce Italia, “il comparto automotive permane in stato di crisi conclamata, nonostante gli incentivi (peraltro insufficienti e mal distribuiti). C’è però uno spiraglio di azzurro nel plumbeo cielo del mercato dell’auto: la forte riduzione del livello di emissioni medie di CO2 delle nuove auto immatricolate quest’anno. Un chiaro segnale dell’unica funzione positiva svolta dagli incentivi, che contribuiscono ad avvicinare l’obiettivo dell’accordo di Parigi sulle emissioni di CO2, il cui target è di raggiungere una media di 116 g/km secondo il ciclo WLTP. Secondo un recente studio di Dataforce, nel primo semestre di quest’anno l’Italia ha ottenuto una riduzione del 24%, miglior risultato tra i Paesi a grande densità automobilistica, raggiungendo una media di 130 g/km”.

Bella consolazione…

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