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“Non c’è più rispetto, neanche tra di noi. Il silenzio è rotto, dagli spari tuoi. Dimmi quanti soldi vuoi, quanti soldi vuoi per lasciarmi stare…”! Questa canzone di Zucchero Fornaciari sembra scritta ad hoc per Guanyu Zhou, il fenomeno giallo che nel prossimo campionato di F1 guiderà una Alfa Romeo.
Formula 1, the day after. Più che parlare della vittoria di Verstappen e della sconfitta di Hamilton (era ora!?!), vorrei porre alla vostra attenzione una piccola curiosità: il giovane pilota cinese, certo Guanyu Zhou, quello che prenderà il posto di Antonio Giovinazzi, guiderà con il n° 24. Voi direte: “ma chi se ne frega!!!”
Eh, no. Io rispondo: siamo impazziti? Secondo me è un oltraggio al motorsport e certi numeri, proprio come nel calcio, dovrebbero essere ritirati. Come il numero 24, per esempio. Voi sapete (o vi ricordate) i grandi nomi che lo hanno utilizzato?
Jack Brabham vi ricorse dal 1957 al 1961 senza soluzione di continuità (fatta eccezione per il 1960); James Hunt se ne servì per il biennio 1974-1975, precedentemente al titolo conquistato nel 1976 ai danni di Niki Lauda. Anche la leggenda austriaca lo adottò nel 1972 all’epoca della March, e fecero altrettanto gli ex ferraristi Nino Farina, Mike Hawthorn, Phil Hill e John Surtess, ascesi rispettivamente alla gloria nel 1950 (quando vide la luce il Mondiale di Formula 1), 1958, 1961 e 1964. Per la Casa di Maranello gareggiò pure il pentacampione Juan Manuel Fangio nel 1951, stagione del suo primo exploit. Senza dimenticare Graham Hill, che proprio sul “24” puntò nel 1958, 1961 e 1971, Emerson Fittipaldi, nel 1970, e Jim Clark, nel 1960 e 1965.
Ora, ma chi cazzo è Guanyu Zhou per accaparrarsi questo prestigioso numero? E’ come se a Napoli dovessero dare il numero 10 a Politano o a pinco pallo!
Capisco che si tratta di una grandissima operazione di marketting e marchette, ma ci vorrebbe un po' più di rispetto.
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Sin dalle prime prove Zhou avrà i riflettori puntati addosso fra alcune settimane, nel momento in cui verrà decretato ufficialmente il via alla sua avventura in Alfa Romeo. Sebbene a tanti non sia andata affatto giù la chiamata dell’alfiere di nazionalità cinese, sarà lui il giovane rampante da affiancare al veterano Valtteri Bottas, il quale lascerà Mercedes dopo anni di proficua collaborazione.
Come ammesso candidamente dal team principal della scuderia elvetica Frédéric Vasseur, un tornaconto economico già si riscontra ora, con tanti sponsor che hanno manifestato l’interesse di legare il loro nome al Biscione.
Dal lato commerciale l’approdo si può, pertanto, già considerare un affare. Al contrario, permangono i dubbi circa le effettive qualità sportive nonché capacità di guidare in Formula 1 del giovane Guanyu Zhou che, prendendo il posto di Antonio Giovinazzi, si è inimicato una buona fetta degli appassionati italiani. Un fatto rimane incontrovertibile: se contasse esclusivamente il rendimento, c’è chi ha meglio figurato negli ultimi mesi in Formula 2. A ogni modo, se Zhou saprà ripagare le aspettative in pista solo il tempo ce lo dirà.
E sono convinta che il tempo ci dirà che Guanyu Zhou è un grosso bidone! Proprio come chi ce ‘ha messo lì…
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Andrey - 17 Dec 2021
Ogni tentativo per uccidere il biscione in agonia è ben gradito... :-D