Un annuncio alla settimana: ormai è questa la media di Jean-Philippe Imparato. Per dire cosa, poi? Solo balle e cazzate. Come l’ultima in ordine cronologico: la produzione di una berlina destinata al segmento E.

Ovviamente non si sa nulla a riguardo tranne che dovrebbe arrivare nel corso del 2027/28 e dovrebbe essere alla spina. Anche perché non potrebbe essere altrimenti visto che, a partire dal 2025, tutte le Alfa Romeo dovranno essere elettriche e/o elettrificate. Insomma, Imparato vuole andare a picchiare la testa nel segmento E per competere con i costruttori tedeschi. In particolare, pare che abbia preso di mira BMW, mettendo nel mirino modelli come X5, X6 e Serie 7! Tutto questo monsieur Imparato lo avrebbe dichiarato in un’intervista fatta a un magazine talmente importante e affidabile che non merita nemmeno di essere citato.

Nella stessa intervista si è parlato di GTV, ma anche di Alfetta, che saranno costruite sulla piattaforma STLA Large di Stellantis. Insomma, il “salvatore della patria” venuto da Parigi ma di chiare origini italiane, continua la sua strategia del blablabla. Faremo, costruiremo, venderemo… Ma fare delle semplici e belle Alfa Romeo, no? E’ così difficile? Ma chi si ne frega di costruire un SUV di segmento E per rendere il Biscione competitivo in territori chiave quali Usa, Cina e Medio Oriente! Caro Imparato, questa conquista di nuovi mercati, la vuoi fare copiando vetture di altri costruttori e aggiungendo una spina? L’unica spina degna di essere presa in considerazione è la… birra! E pensare che il brand Alfa Romeo, nel mondo, ha ancora un valore eccezionale e basterebbe costruire delle semplici Alfa Romeo per venderle. Perché cercare di misurarsi a tutti i costi con le tedesche? Sarebbe come far combattere sul ring il miglior Tyson di sempre contro Pippo Franco (con tutto rispetto per il comico/attore).

Se desidera guadagnare quote di mercato, Alfa Romeo, oltre a fare delle macchine belle, dovrebbe raggiungere eccellenti standard qualitativi; caro Imparato, è in grado di garantirli?

E poi, come fa a conquistare quei mercati senza una vera e propria Rete di vendita? E’ sicuro che basti l’annuncio del lancio di una nuova auto (ma in questo lei è bravissimo)?