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Da Concept car a vettura di serie in 4 anni. Il risultato? Una Stelvio in miniatura, con un’estetica anonima, tanta plasticaccia stile francese e una miriade di piccoli particolari che vorrebbero richiamare le Alfa Romeo di un tempo ma che, purtroppo, contraddistinguono le Alfa del presente. Sempre che si possano ancora chiamare Alfa Romeo…
Non so se l’8 febbraio 2022 verrà ricordato più per la presentazione online della nuova Alfa Romeo Tonale (una pagliacciata degna del miglior circo della buonanima di Moira Orfei) o più per la medaglia d’oro nel Curling della coppia Constantini/Mosaner alle Olimpiadi di Pechino.
Sta di fatto che, dopo quattro anni (la Tonale fu presentata come concept car nel 2018 a Ginevra), inizia la produzione del nuovo SUV Alfa Romeo, destinato al Segmento C. L’unica cosa intelligente e utile del progetto Tonale è che, se non altro, verrà prodotta in Italia, presso lo stabilimento “Gianbattista Vico” di Pomigliano d’Arco, un fiore all’occhiello nel panorama auto che utilizza tecnologie d’avanguardia e livelli di automazione all’avanguardia.
Ed eccola qua, quindi, la prima vettura dell’era Jean-Philippe Imparato, quella che dovrebbe far ripartire Alfa Romeo, uno dei marchi più prestigiosi del settore automobilistico. E poi, Alfa Romeo: questa Tonale non ha niente di Alfa Romeo, a partire dal telaio che è di Fiat, per di più con trazione anteriore. Questi furbacchioni hanno fatto un clone di Renegade e Compass, altro che una nuova Alfa Romeo. Se con FCA hanno trasformato le Jeep in Fiat, con Stellantis hanno trasformato Alfa Romeo in Jeep. Con la componentistica degli interni presa da Peugeot. Insomma, un bel macello, proposto ad un prezzo non del tutto conveniente: si parte da 35.000 euro ma, per un allestimento medio alto, si supera tranquillamente i 40.000 euro. Caro Imparato, mica abbiamo scritto in fronte “sale e tabacchi”! Hai voglia a dire che “la Tonale è un’Alfa Romeo tutta italiana fatta per le famiglie italiane”!
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Dicevano che la Tonale sarebbe diventata l’anti Porsche Macan ma, in realtà, così com’è non è in grado nemmeno di competere con i vari SUV coreani (tipo Kia Sportage o Hyundai Tucson) o giapponesi (tipo Qashqai, CX5 e RAV4). Figuriamoci, poi, con quelli tedeschi!
Comunque, l’auto più annunciata al mondo, ora c’è. E le prime consegne, per quelli che avranno tutti questi soldi da buttare via, avverranno a partire dalla prima settimana di giugno.
Sotto il cofano. Due i livelli di elettrificazione, Hybrid e Plug-in Hybrid: su Tonale esordisce ,infatti, il motore Hybrid VGT (Variable Geometry Turbo) da 160 CV. Il propulsore 1.5 benzina con turbo a geometria variabile abbinato alla trasmissione automatica a doppia frizione sette marce Alfa Romeo TCT con motore elettrico “P2” 48 volt da 15 kW e 55 Nm è capace di trasmettere moto alle ruote anche quando il propulsore a combustione interna è spento. Secondo i tecnici Alfa Romeo questa soluzione tecnica offre un’autentica “esperienza elettrificata” (cosa vorrà dire, poi?!?). La trasmissione consente infatti di partire e muoversi in modalità elettrica alle basse velocità, nelle manovre di parcheggio e in fase di veleggiamento. Al lancio è disponibile anche la versione Hybrid da 130 CV sempre accoppiata con l’ Alfa Romeo TCT a sette rapporti con motore elettrico “P2” 48 volt. Il vertice delle prestazioni è garantito dal Plug-in Hybrid Q4 da 275 CV, che registra un’accelerazione 0-100 km/h in soli 6,2 secondi e un’autonomia, in puro elettrico, prevista fino 80 km nel ciclo cittadino (oltre 60 km nel ciclo combinato).
Completa la gamma di motorizzazioni il nuovo diesel 1,6 litri da 130 CV e 320 Nm di coppia, in abbinamento al cambio automatico doppia frizione a 6 marce Alfa Romeo TCT e alla trazione anteriore. Che, probabilmente, rimane ancora la scelta migliore…
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Eriberto - 11 Feb 2022
Alfa Romeo BANALE. Un nome, una garanzia di ..... fallimento.