Moderne Audi R8: bella (e cattiva) da sempre!
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Non so cosa ne pensate voi ma onestamente, a me, l’Audi R8 è sempre piaciuta. Fin da quando fu presentata al Salone di Parigi del 2008.

La R8 è la prima Audi sportiva con motore centrale a coniugare l’esperienza maturata grazie ai numerosi trionfi nelle gare con il design innovativo e la competenza tecnologica Audi.

Avete presente il claim delle varie pubblicità Audi, “All’avanguardia della tecnica”? Bene, fu tirato fuori proprio grazie a questo bolide che si disimpegnava alla grande sia sui circuiti di gara, sia su strada.

Proporzioni che dipendono dall’ubicazione del motore.

La Audi R8, larga e imponente, domina la strada; la coda possente sembra tendere i muscoli allo scatto, e chissà perché mi viene in mente come Usain Bolt ai blocchi di partenza.

Le particolari proporzioni della vettura dipendono dall’ubicazione del motore dietro la cabina. Si tratta di uno schema tipico per le auto da corsa. E’ soprattutto la dinamica di marcia a trarre profitto dalla posizione centrale del motore, perché rende possibile ripartire il 44% del peso sull’asse anteriore e il 56% sull’asse posteriore, come nella R8 da corsa.

Il corpo vettura dà l’impressione di massima compattezza. Il design del frontale e della curvatura del tetto, poco accentuata, è molto slanciato: una linea che identifica subito la due posti come una Audi.

Anche lateralmente il profilo è familiare: parte anteriore, fiancata e parte posteriore confluiscono nella linea dinamica sopra i sottoporta e nella linea delle spalle, che plasmano le portiere e la transizione verso la presa d’aria laterale e che mettono ulteriormente in risalto i passaruota rotondi, nel tipico stile Audi, con i grandi cerchi.

La cabina della Audi R8 è protesa in avanti: una configurazione tipica per una sportiva con motore centrale e un’esplicita citazione dell’omonima auto da corsa. Alle sue spalle, a monte del retrotreno, è posizionato il propulsore V8 FSI, un capolavoro della tecnica visibile sia attraverso il grande lunotto posteriore a forma di scudo, sia dall’abitacolo.

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 Un metro e novanta centimetri di larghezza per una lunghezza di 4,43 m e un’altezza di soli 1,25 metri: sono le misure di una vettura sportiva. Il passo di 2,65 m è garanzia di un abitacolo sorprendentemente ampio e assicura lo spazio necessario al motore retrostante, montato longitudinalmente. Dietro le portiere, tra il sottoporta e il tetto, si estende ad arco un convogliatore di flusso di ampio respiro (il cosiddetto “sideblade”), che fornisce sufficiente aria al V8. Questi sideblade sono verniciati in tonalità abbinate al colore di base della carrozzeria. Il frontale è caratterizzato dalla forma trapezoidale della griglia Audi single frame, affiancata lateralmente da grandi prese d’aria supplementari. Per la prima volta i quattro anelli sono posizionati sul cofano anteriore, al di sopra della griglia. Direttamente sul lato superiore delle prese d’aria poggiano le fasce piatte degli innovativi fari anteriori a LED con coprifari in vetro trasparente.

La R8 è la prima vettura di serie in cui, a richiesta, tutte le funzioni dei proiettori principali sono disponibili con tecnologia LED: luci anabbaglianti, luci abbaglianti, luci diurne e indicatori di direzione. LED è l’acronimo di “Light Emitting Diode”, che significa “diodo ad emissione luminosa”. Una tecnica che presenta chiari vantaggi tecnologici rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali grazie alla durata nettamente maggiore.

Gli interni

L’architettura della postazione di guida, coerentemente orientata al guidatore, domina l’abitacolo sportivo; il guidatore è formalmente integrato tra la plancia e l’alta consolle centrale; il pannello strumenti sopra la consolle centrale è leggermente inclinato verso il pilota. Tipico delle vetture Audi più sportive è il volante con la corona appiattita nel segmento inferiore che, agevolando l’accesso a bordo, evoca sensazioni sportive.

I sedili sportivi sono rivestiti in Alcantara e pelle oppure, a richiesta, esclusivamente in pelle. Dietro gli stessi possono trovare posto borse più grandi (anche due sacche da golf); il comparto bagagli anteriore ha un volume di 100 litri.

Il motore (la belva).

Erogazione di potenza fino alla massima gamma di regimi, tipica di un motore a turbina, e coppia massima elevata, cui si aggiungono sonorità affascinanti: queste le caratteristiche di base di un propulsore perfetto per una vettura sportiva. Con l’8 cilindri da 420 CV ed eccellente progressione, l’iniezione diretta di benzina FSI ha raggiunto un nuovo apogeo. Anche questa tecnologia ha già mietuto numerosi successi con la Audi R8 da gara.

I numeri confermano l’impressionante potenziale dell’otto cilindri. A 7800 giri il motore da 4,2 litri mette a disposizione del guidatore 309 kW (420 CV) di potenza. La coppia massima è di 430 Nm, disponibili a partire da 4500 fino a 6000 giri/min. Il 90 per cento di questo valore è disponibile nell’ampia gamma di regimi tra 3500 e 7600 giri/min. L’8 cilindri consente la massima propulsione in quasi tutte le situazioni di marcia. Le prestazioni sono impressionanti: la R8 scatta da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi. La velocità massima è di 301 km/h.

Due trasmissioni. Sono disponibili due cambi: un cambio manuale a 6 marce e, come optional, il cambio sequenziale Audi R tronic. L’azionamento mediante joystick sulla consolle centrale e, soprattutto, mediante i bilancieri fissi al volante, pone in essere un concetto ergonomico che si è affermato da tempo nel mondo delle gare automobilistiche. Ne è la prova migliore, nuovamente, la Audi R8 vincitrice a Le Mans: anche qui i piloti avevano il cambio al volante. La tecnologia “shift by wire” consente di avere tempi di innesto molto brevi e un rapporto peso/potenza eccellente con, allo stesso tempo, dimensioni compatte del cambio.

 

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