Elettrico Auto elettriche: perché le colonnine di ricarica hanno il prezzo nascosto?
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Ovviamente per mantenere inalterato il margine di “inchiappettamento”. A denunciare questa “mezza fregatura” sono proprio le associazioni dei benzinai che, in questo modo, ritengono di essere svantaggiati. E, in parte, lo sono anche i clienti…

Le colonnine di ricarica col prezzo nascosto sono una discriminazione rispetto ai benzinai che, al contrario, sono obbligati, per legge, a far vedere il prezzo del carburante. Quest’obbligo è valido per tutte le tipologie di carburanti: benzina, gasolio, GPL e metano, compreso quello proveniente da rigassificazione L-GNC e quello erogato in forma liquida GNL. E per tutte le forme di vendita (con priorità per la modalità self service, se attiva durante l’intero orario di apertura).

I sindacati protestano e si rivolgono al Governo. Se l’energia è diventata un carburante, dovrebbe essere trattata come tale, quindi perché non si dovrebbero vedere i prezzi prima di fare il pieno (la ricarica)? Questo determina una discriminazione anche nei confronti dell’utente che, facendo il pieno di energie nelle varie colonnine di ricarica elettrica lungo la strada (che siano slow o fast) non sa quanto pagherà per quel “rifornimento”. Insomma, ci vogliono regola uguali per tutti, e anche i prezzi dell’energia che serve per ricaricare gli elettrodomestici devono essere trasparenti e ben in vista.

Senza contare che tale mancata trasparenza del prezzo della ricarica, potrebbe avere un ruolo determinante per favorire la scelta, da parte dei consumatori, di un sistema di alimentazione piuttosto di un altro, e quindi determinare gli orientamenti del mercato in maniera inversa: prima era il prezzo del tipo di carburante (benzina o gasolio) a orientare in un certo qual modo le preferenze (e i motivi di acquisto) mentre oggi è l’assenza di trasparenza sul costo del “carburante-elettricità” a poter influenzare le scelte.

La mancata trasparenza nella formazione del prezzo è penalizzante per alcuni operatori economici (gestori) e di esclusivo vantaggio di soli e pochi soggetti che risultano essere “privilegiati” in quanto esclusi da adempimenti di comunicazione cogenti che, laddove non rispettati, vengono sanzionati amministrativamente, in maniera significativa (leggi: fornitori di energia). Comunque, giratela come volete, ma a prenderlo in quel posto è sempre l’utente.

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