Elettrico BMW iX: oltre ad essere elettrica è anche bruttissima!
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E adesso la meneranno con le solite frasi del tipo “il futuro è già qui” bla bla bla. Bene, se guardo le immagini della nuova BMW iX, mi vien proprio spontaneo dire: “Se il futuro è questo, allora preferisco farmi ricoverare e vivere di ricordi”.

Vorrei proprio vedere la faccia di chi ha firmato “l’ok, si produca” per questa macchina che, secondo me, è a dir poco un’offesa al design automobilistico. Ragazzi, ma guardate il frontale, per esempio: altro che doppio rene! A me sembra, per dirla alla Buffon, un doppio bidone della spazzatura. E se la iX inaugura il nuovo corso estetico della casa bavarese, beh… ma chi cazzo le compra più le BMW? Bisogna essere degli impallinati colpiti da ictus per spendere da 84.000 euro in su per la 40 (quella con 320 cv e batteria da 75 kWh netti) e da 105.000 euro per la 50 (la versione da 530 Cv e 105 kWh).

Quindi, abbiamo assodato che la BMW iX è disponibile in due configurazioni: la 40 con 320 cv e batteria da 75 kWh netti e la 50, con 530 Cv e 105 kWh.

La “corsa verso la mobilità elettrica”, ormai, galoppa e la risposta BMW sta in questo nuovo SUV, nato elettrico, che porta alla ribalta soluzioni, secondo i fenomeni della comunicazione, a dir poco, avveniristiche. Iniziamo da scocca e struttura: il peso del pacco batterie, che sulla 50 sfiora i 630 kg (la 40 pesa circa 140 kg di meno) è stato ammortizzato, grazie all’utilizzo di materiali super tecnologici, come l’alluminio, gli acciai ad alta resistenza ed il CFRP (Carbon Fibre Reinforced Plastic). Il pacco batterie è integrato nel pianale, posizionato in basso, per ottimizzare il baricentro. Le dimensioni sono simili a quelle dell’X5: 4.95 m di lunghezza, 1.70 di altezza ed un passo di ben 3 metri, con un bagagliaio che va dai 500 ai 1.750 litri, abbattendo tutto. Il muso, inguardabile, è caratterizzato da proiettori molto affilati, che troviamo anche sul posteriore e mantiene la nuova mascherina di casa, che però non serve più a mascherare il radiatore. Il classico doppio rene, innanzitutto, è realizzato con plastiche da fantascienza, nel senso che graffi e graffietti, in una giornata con temperatura mite, spariscono da soli (se poi si ha fretta, basta passarci un phon e si risolve in pochi minuti), poi è diventato un contenitore tecnologico, che ospita sensori, radar e quant’altro. In caso di gelo, niente paura, la griglia si riscalda e tutto torna a funzionare a dovere. In un periodo storico dove la guida autonoma è all’orizzonte (nel senso che arriverà fra cent’anni, forse), non mancano le telecamere, posizionate un po’ dappertutto (parabrezza, specchietti) e, volendo, se ne può montare una interna. Come dire: stiamo girando la nuova versione del Grande Fratello.

Pensate che anche il logo “BMW” posteriore ospita un sensore radar ed ha la funzione lavaggio, per mantenerlo pulito. Queste sono le premesse e portano dritte, dritte, a un’auto che fa tutto da sola: frena, accelera, sterza e ragiona, in funzione del tracciato stradale e dei veicoli che precedono o sono dietro l’auto. Per dirla tutta: le mani sul volante vanno tenute solo perché così stabilisce la legge, altrimenti si potrebbe lasciare il timone all’auto e farebbe tutto da sola. Sì, per andare a schiantarsi senza sapere nemmeno il perché! E il piacere di guida dove cazzo lo mettiamo?

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E gli interni? Roba per Cristiano Malgioglio e Lady Gaga: le regolazioni dei sedili, la manopola dell’I-drive ed i cursori del cambio, sono in scintillante cristallo. Un grosso tetto in cristallo (a richiesta) ha la funzione scurimento elettronico: si regola la trasparenza con un comando. Davanti al guidatore, c’è un lungo schermo, composto di due elementi: il quadro strumenti, da 12,3” ed il display centrale, da 14,9 pollici. Poi c’è un maxi head-up display, che ti proietta dati e navigazione, proprio davanti agli occhi, senza infastidire. Si può entrare con la chiave o con lo smartphone o digitando un codice sul montante centrale. Con la App della chiave intelligente: l’auto ti riconosce e, già a 3 metri di distanza, inizia a scodinzolare e fare le fusa come l’amato fido, lampeggia, proietta dei fasci di benvenuto con i fari e setta l’abitacolo con le impostazioni personali. Il sistema interno gira con il 5G, tutto è on-line, anche gli aggiornamenti più complicati. Il prossimo anno, ad esempio, arriverà un’App in grado di far gestire all’auto 5 funzioni a scelta, in totale automatismo, che potrà essere scaricata, anche dalle iX già immatricolate.

I motori. I motori sono sempre gli stessi, per entrambe le versioni in commercio, ma l’elettronica li tara a 326 CV e 630 Nm di coppia sulla 40 e 530 CV e 765 Nm sulla 50, che accelera da 0 a 100 in 4,6 secondi. Due le batterie e parliamo di kWh utilizzabili da 71 sulla 40 e da 105 sulla 50, per le rispettive autonomie dichiarate (tutte da verificare, ovviamente) di 425 e 630 km. Le auto caricano sia da corrente alternata, nel qual caso ci vogliono 11 ore per un pieno con presa da 11 kW (per la 40, 8 ore) o la classica mezz’ora per fare dal 10 all’80%, con presa fast (la 40 ricarica fino a 140, la 50 fino a 200 kWh). In ogni caso, i 100 km si caricano in una decina di minuti. Almeno, è ciò che dichiara BMW…

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