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Meno male che, ogni tanto, anche in Lombardia ne fanno una giusta: secondo l’emendamento approvato, dal 1° gennaio 2022 in Lombardia anche le vetture tra i 20 e i 30 anni di età non pagheranno più il bollo auto.
Che è poi la tassa di proprietà. E questo vale anche per le macchine iscritte al registro Aci Storico e comprese nella lista di salvaguardia redatta da ACI: senza l’obbligo di essere iscritte in altri registri o di essere dotate di CRS. Cioè il Certificato di storicità. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti, a margine della discussione sul Bilancio regionale 2022- 2024.
Per Monti (che non è quel gran genio di Mario), questa è una piccola rivoluzione che faciliterà la vita ai tanti possessori di auto storiche e da collezionismo. Da gennaio, in Regione Lombardia, il registro ACI Storico si affiancherà agli altri registri previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada come ASI, Registro Storico Alfa Romeo, Registro Storico Lancia e FMI.
In questo modo, si allarga la platea con un inserimento importante nella normativa regionale del concetto di lista di salvaguardia. Secondo Monti, questo intervento quindi non creerà una diminuzione delle entrate. Infatti, le vetture avevano lo stesso diritto di sconto ma con obbligo essere iscritte a uno dei quattro registri e dotarsi di CRS.
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Niente bollo auto: è giusto così.
Dalla Lombardia arriva un segnale chiave: occorre tutelare le auto che hanno realmente una rilevanza storica e collezionista sgravandole da incombenze fiscali e di circolazione. Escludendo però tutti qui veicoli che, per mancata manutenzione o degradi, non rispettano i requisiti di storicità.
Auto storica da proteggere. Ovviamente, aggiungiamo, la vettura che invece è conciata male dal punto di vista della sicurezza stradale e dell’inquinamento, pericolosa, allora va messa nel mirino e tolta dalla circolazione. Niente esenzione del bollo auto ai furbetti. Tutto ciò alla faccia di quei coglioni del M5S che hanno proposto al Parlamento di stangare le auto storiche. Ovviamente, visto che la macchina è sempre nel mirino di una certa parte politica, bisogna sempre monitorare il settore con la massima attenzione. Inutile dire che anche le altre regioni italiane dovrebbero prendere esempio dalla Lombardia…
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PIERLUIGI - 16 Jan 2022
sono stato all'ACI subito dopo l'uscita della notizia, a fine 2021, e mi hanno detto che non ne sapevano niente né avevano ricevuto alcuna comunicazione. Per loro le procedure erano quelle vigenti, con obbligo di iscrizione all'ASI e compagnia bella ... Spero che si chiarisca la questione!