Ahi ahi ahi, il Governo Draghi ha deciso di non rifinanziare il bonus rottamazione. Abbandoniamo subito questioni politiche sulle quali non vogliamo addentrarci, per una considerazione a caldo: “... e adesso?”
Immediatamente è uscita una nota di protesta congiunta di ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE, che lamentano “interventi per il sostegno alla domanda del settore auto sulle tecnologie a bassissime emissioni”. Notate bene “interventi per il sostegno alla domanda”. Cosa vi fa pensare? Che la domanda di auto elettriche non c’è. E che bisogna intervenire per sostenerla. Chi deve metterci i soldi? La collettività, ovviamente.
“L’assenza di incentivi, interrompendo il sostegno agli acquisti delle vetture attualmente più vendute, rischia di frenare il percorso virtuoso intrapreso.” Ma di quale percorso virtuoso stiamo parlando? Dove sarebbe il virtuosismo? Proporre auto con prezzi fuori mercato, con autonomie ridicole, spacciandole per “virtuose”?
Ma andiamo avanti, perché la nota cita gli incentivi che sono serviti per “liberare la circolazione stradale da vetture obsolete facendo risparmiare all’ambiente decine di migliaia di tonnellate di CO2.” Ma stiamo scherzando? Qualche migliaio di auto in Italia cambiano il destino del mondo? Sappiamo che le merci circolano in assoluta libertà da una parte all’altra del globo, senza che nessuno abbia niente da dire. Pure la Dacia Spring elettrica, tanto per fare un esempio, viene prodotta in Cina, e di certo non arriva in Italia su un tappeto volante ad emissioni zero. E, quindi, cari amici di ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE, volete farci credere che la soluzione a tutti i mali del mondo è cambiare l’auto?
Torniamo a noi... “e adesso”? Chi glielo va a dire ai seguaci dell’elettrico che quei piccoli numeri così tanto decantati erano frutto di un’economia drogata dagli incentivi? Che ne sarà degli investimenti pubblicitari martellanti di questi giorni? Se il Governo Draghi proseguirà ignorando le proteste delle case, i numeri dell’elettrico torneranno ad essere prossimi allo zero. Se invece cambierà idea, avremo comunque la conferma che quel tipo di industria non sta in piedi da sola, e saranno necessari incentivi perpetui. Vogliamo vedere che qualcuno prima o poi si inventerà una ulteriore accisa sui carburanti? Così, insieme a quelle storiche della Guerra d’Etiopia del 1935 o della crisi di Suez del 1953, avremo anche l’accisa “Auto elettriche 2021”. Scommettiamo?
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Andrea - 11 Jun 2021
Qualcuno con delle serre di proprietà mi disse che, non essendoci abbastanza CO2 nell'aria, doveva fare iniezioni supplementari e che senza queste le piante non sarebbero cresciute come dovevano. Cioè, a terra la CO2 scarseggia ma in quota è troppa? Ci sono agronomi in sala? Chiedo per un amico. Sì, quello di cui ho parlato sopra.