Classic Buick Riviera, dagli esordi al mito della BoatTail del '71
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La prima Riviera come modello di serie ha fatto il suo debutto nel 1963 come auto di lusso del marchio Buick. La Riviera nasce per incontrare il desiderio di acquirenti facoltosi che erano alla ricerca di una coupè lussuosa a due porte nella tradizione del gran turismo.
In quel periodo che va dalla metà degli anni sessanta fino alla metà degli anni settanta, il mercato di questo genere di autovetture era comunque ben rappresentato con Ford che offriva la Thunderbird, la Oldsmobile aveva la Toronado e la Pontiac con la sua la Grand Prix, mentre nella fascia alta di prezzo c'erano la Cadillac Eldorado e la Lincoln Mark III.
Le Riviera di prima generazione ('63-'65) sono sempre state considerate non solo auto belle ma anche vetture ben costruite e curate nei dettagli.

Fu dotata di una nuova scocca disegnata per l'occasione che appoggiava su un telaio di Buick standard ma appositamente elaborato per ospitare la nuova scocca e realizzare così una vettura più compatta (nonostante misurasse sempre 5.300 mm).
I motori montati erano V8 a doppia turbina che riuscivano a spostare le 2 tonnellate di peso dell'auto da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi e raggiungere la velocità massima di 185 km/h; la potenza massima era data da un 7 litri con 340 CV.

La seconda generazione Riviera arrivò nel 1966 e vide l'auto crescere di dimensioni, l'auto conservò ancora il suo aspetto elegante ma incattivito dall'introduzione di fari a scomparsa.
Nonostante l'aspetto più aggressivo, la scocca fu allungata facendo di conseguenza crescere il peso di 91 kg ed i motori adottati furono solo leggermenti più potenti; solo nel '67 fu introdotto il nuovo motore 7 litri da 360 CV.
Aumentarono però le dotazioni di lusso con l'aggiunta di braccioli in pelle, vani portaoggetti preziosamente rifiniti, sedili reclinabili e la possibilità per i sedili di ospitare fino a 6 persone.

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La terza versione di Riviera arrivò nel 1968 e divenne più grossa e muscolosa, un cambiamento che non fu gradito all'epoca perchè si diceva che il nuovo look faceva apparire l'auto troppo gonfia e decadente. Pochissime inoltre le modifiche a livello meccanico, il motore adottato negli ultimi anni di questa serie era un 7,46 litri capace di erogare una potenza di 370 CV.

Fu nel 1971 che la Riviera subì un drammatico e rivoluzionario cambiamento di design grazie a Jerry Hirshberg che presentò la nuova Riviera con un posteriore "a coda di barca" Boattail e la presenza di una lancia laterale a forma di V molto particolare ripresa dalle Buick del 1956/1957.
Le nuove regolamentazioni statunitensi in tema di protezione dell'ambiente costrinsero il produttore a ridurre il rapporto di compressione del motore portandolo ad una potenza di 255 CV. Le prestazioni sono rimaste ragionevolmente vivaci, ma l'immagine sportiva della Riviera ormai era rapidamente scomparsa.
Nonostante l'innovativo design le vendite del modello Riviera del 1971 scesero a 33.810 unità, il valore più basso raggiunto per una serie Buick.

Al Detroit Auto Show del 1972 Buick presenta il concept Silver Arrow III Riviera di Bill Mitchell. Basata su una Riviera di produzione questa realizzazione è dotata di un motore 455 V8. L'auto si presentò con parecchie nuove caratteristiche con una linea del tetto più bassa e finestrini laterali ridisegnati. Luci di posizione innovative che fungevano anche da indicatori di direzione secondari, sei fari alogeni quadrati nella parte anteriore per migliorare la visibilità notturna e freni antibloccaggio a quattro ruote. Per massimizzare la trazione, la Silver Arrow III, come tutte le Riviera del 1971, era dotata di Max Trac, un precursore degli odierni sistemi di controllo della trazione.
Gli interni erano in morbida pelle argentata evidenziati con profili neri. Il comfort del conducente fu impreziosito dai pedali del freno e dell'acceleratore regolabili e dal volante inclinabile e telescopico.

L'anno successivo, lo stile a coda di rondine fu attenuato, scomparendo completamente nel 1974.

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