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Doveva esser la vettura del rilancio, quella che avrebbe permesso al Biscione di farsi largo fra le tedesche e invece ho l’impressione che rimarrà un esercizio di stile. O, più semplicemente, una bufala…
Jean Philippe Imparato ma ti sei “imparato” a dire balle anche tu? Jean Philippe Imparato è, per quei pochi milioni di persone che non lo sapessero, il nuovo grande capo Alfa Romeo. Grande capo che, qualche giorno fa, ha incontrato un ristretto numero di giornalisti (e poi, perché ristretto? Per motivi pandemici o perché non se lo fila nessuno?) facendo delle rivelazioni, la più importante delle quali relativa, appunto, alla Tonale il cui lancio è stato ancora posticipato al 2022 (andando così la Tonale nasce già vecchia). Non è ancora tempo, quindi, per il debutto della prima vettura 100% elettrica i cui primi bozzetti incominciarono a circolare nel 2018. La scusa/balla? Eccola, l’ha raccontata proprio Imparato: “Dobbiamo fare un lavoro perfetto ed è per questo che, con la creazione del Gruppo Stellantis, dobbiamo utilizzare le nuove tecnologie comune. Abbiamo deciso di sfruttare al massimo questa nuova possibilità proprio per realizzare una vettura altamente tecnologica e prestazionale”.
Tonale sì, Tonale no.
La Tonale debutterà (forse) all’inizio del 2020 con l’esposizione nelle concessionarie verso metà anno. L'elettrificazione sarà alla base anche delle Alfa Romeo del futuro e viste le tendenze del mercato non potrebbe essere altrimenti. C'è però un problema di numeri non indifferente: come si fa ad andare avanti con la perdita delle immatricolazioni, l’anno scorso del 38% e del 20% nel primo trimestre 2021? E poi, il modello più venduto è la Giulietta che, a breve, uscirà di produzione: ne arriverà una a batteria? Se sì, quando arriverà? “La Giulietta del futuro sarà elettrica e avrà un’autonomia tra i 650 e gli 800 km”. Ha dichiarato il CEO Imparato. Mah, se la Tonale è ancora un “disegnino”, scusate se ho i miei dubbi in merito all’eventuale Giulietta elettrica.
Obiettivi e sensazioni.
L’incontro fra Imparato e gli importanti “giornalaisti” (come direbbe il nostro mitico Greg) si è concluso con gli obiettivi Alfa Romeo, su tutti la conquista dei mercati Usa e Cina gli unici che possono garantire tante vendite quindi tanti soldi. E l’impegno Alfa Romeo in Formula 1? Ho l’impressione (ma è solo una mia impressione) che non durerà a lungo, nonostante la popolarità del Biscione e i tantissimi tifosi sparsi nel mondo. Se è vero, infatti, che una piccola percentuale di una macchina venduta è destinata a coprire le spese della presenza Alfa Romeo in formula 1, è anche vero che, se non si vendono macchine (o se ne vendono pochissime), i conti non tornano. Dopotutto la gamma Alfa Romeo (Giulietta, Giulia e Stelvio) è davvero fragile per reggere il confronto con le dirette concorrenti.
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Daniele - 20 May 2021
TONALE.. SUPER RITARDO DALLA PRESENTAZIONE... COMUNQUE ASPETTO DI VEDERLA E PROVARLA.. PRIMA DI ESPRIMERE UN COMMENTO!!