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Fu l’auto più bella del Salone di Parigi del 1974. Venne presentata alla stampa in Lapponia e la versione Prestige, allestita opportunamente, divenne addirittura l’auto di rappresentanza del presidente della repubblica francese fino agli anni ’90.
Tra i modelli più iconici e spettacolari della casa francese c’è sicuramente la Citroën CX che per parecchi anni (dal 1974 al 1991) fu una delle auto migliori del segmento E. Presentata al Salone di Parigi del 1974, rimase l'ammiraglia di Citroën fino all'arrivo della XM nel 1989.
Il debutto alla stampa di CX fu in pieno stile Citroën, con una prima vettura pronta nel luglio 1974, di un suggestivo color sabbia, interni color caramello. Ma non fu l’unica: durante quell’estate, si unirono a lei altre 27 CX che all’interno di quattro camion lasciarono gli stabilimenti parigini in tutta segretezza alla volta di Gällivare, Circolo Polare Artico, Lapponia! Le CX color sabbia erano dei 2000, mentre le 2200 (alcune equipaggiate con lo “sterzo a ritorno assistito”, identificato con la sigla “Di.Ra.Vi” - Direction à Rappel asserVi) vestivano un metallizzato Blue Delta con interno blue-vert.
E fu così che un Jacques Wolgensinger (Direttore delle Relations Publiques di Citroën) particolarmente ispirato (fu lui l’ideatore dei grandi raid in 2CV) accolse ben 400 giornalisti (i ruffiani ci sono sempre stati nella storia dell’automobilismo), da 13 nazioni, divisi in gruppi di 50 arrivati in aereo fino in Lapponia dove poterono ammirare la nuova Citroën e testarla su strada lungo un percorso di 420 km.
Il 26 agosto gli ultimi giornalisti lasciarono Gällivare e per riportare a casa le 28 CX dopo un exploit tanto eccezionale - evento nell’evento – 25 ragazzi, che avevano precedentemente partecipato al Raid Afrique (quello con le 2CV) furono fatti arrivare in Lapponia per dare vita al “Raid Arctique”: 3.400 chilometri in CX 2000 e 2200 dal Circolo Polare Artico fino a Parigi! Il primo settembre del 1974 le 28 CX arrivarono in parata sugli Champs Élysees fino al famoso salone Citroën al civico 42 dove vennero esposte.
Jacques Wolgensinger concluse la vittoriosa presentazione al Salone dell’Auto di Parigi dove CX seppe conquistare anche l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Valéry Giscard d’Estaing.
Sarà sempre Citroën CX, nella sua speciale versione Prestige allungata e con tetto in vinile, dotata di ogni comfort, predisposta per la guida con autista e in alcuni casi blindata, ad andare in dotazione alle Prefetture francesi ed entrare nel parco auto dell’Eliseo come auto di rappresentanza e vettura presidenziale. Nel 1995, con CX già fuori produzione da qualche anno, Jacques Chirac, eletto Capo di Stato, farà la sua parata proprio a bordo di una Citroën CX Prestige.
Il suo coefficiente di penetrazione aerodinamica, una pietra miliare all'epoca, era 0,35. Ecco da dove viene il nome CX. È stato il primo modello Citroen ad avere un motore trasversale. Ha offerto motori a benzina, diesel e turbodiesel ed è diventata il diesel più veloce del mondo. Aveva l'esclusivo sterzo “a ritorno assistito” Di.Ra.Vi. (“Direction à Rappel asserVi”), sviluppato da Citroën e assistito dalla pompa idraulica che alimentava la sospensione idropneumatica. Ingegnoso e innovativo, il sistema del Di.Ra.Vi. fu progettato da Paul Magès.
Bello anche lo slogan che esaltava lle doti della vettura: “Silenzio, si vola” e “CX. Come volare”.
Votata all’efficienza, con un CxS di 0,709, la CX filava molto veloce ed era capace di raggiungere i 220 km/h con il modello di serie più potente, la CX 25 GTi Turbo, nata nel 1984.
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La Citroën CX è stata eletta Auto dell'anno in Europa nel 1975 (la seconda in casa Citroën dopo GS nel 1971). Sempre nel ‘75, in febbraio, vinse il Prix de la Sécurité e al Salone di Ginevra, tenutosi in marzo, fu insignita del prestigioso Award Style Auto grazie al suo design all’avanguardia, oltre a ricevere altri premi in diversi Paesi del mondo soprattutto grazie al tergicristallo mono-spazzola, la trazione anteriore e la sospensione idropneumatica, i cerchi in lega leggera, il tetto in vinile.
Il design esterno con una linea fluida e aerodinamica nacque dalla matita di Robert Opron (padre anche di SM, GS e AMI8). Una delle particolarità di Citroën CX era un sorprendente lunotto curvo perfettamente integrato in queste linee, così come il suo bagagliaio senza porte nonostante la sua silhouette a due volumi.
D'altra parte, Michel Harmand ha stupito tutti con i bellissimi interni. Tra le peculiarità di CX, un incredibile cruscotto, denominato “lunule”, con linee affusolate e in grado di raggruppare, ben visibili nel quadro visivo del conducente, tutti gli elementi della plancia di bordo, incluso l’allora innovativo tachimetro illuminato a tamburo girevole, di facile lettura. Con la “lunule” non esistono più le familiari levette dei comandi secondari, come fari, frecce, clacson e tergicristalli, perché tutte queste funzioni sono affidate a due “satelliti”, posti a sinistra e a destra del volante dove si trovano i comandi: oltre ad avere un’ergonomia che li rende facilmente azionabili utilizzando solo i polpastrelli, questi permettono di pilotare il veicolo senza mai togliere le mani dal volante, che nel caso della maggior parte dei modelli CX è anche totalmente servoassistito, anche nella fase di ritorno da fermo e riallineamento dopo curve e sorpassi.
Durante i suoi 18 anni di produzione (1974-1991), sono state vendute in tutto il mondo oltre un milione di unità.
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Luca Orru' - 13 Apr 2022
Un'auto stupenda ancora oggi!