Curiosità Disagi in autostrada? Bisognerebbe non pagare più i pedaggi
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Perché dobbiamo pagare il pedaggio delle autostrade quando le stesse sono piene di cantieri che causano lunghissime code? 

Avete mai preso l’autostrada negli ultimi tempi? Sì? Bene, vi sarete chiesti allora quanti sono i disagi lungo le autostrade dovuti a dissesti o cantieri. Ve lo dico io. Anzi, ve lo dice un’inchiesta svolta da Altroconsumo secondo la quale c’è un cantiere che rompe i maroni ogni 18 km.

Ma qual è il motivo? Fra il 2009 e il 2018 Autostrade ha volutamente evitato di effettuare lavori di manutenzione obbligatori nelle infrastrutture e ha cercato, negli ultimi 2 anni, di recuperare il tempo perduto causando numerose ulteriori problematiche a tutti gli italiani che, per un motivo o per un altro, devo prendere, pagando ovviamente, l’autostrada. Autostrada che, negli ultimi mesi, ha aumentato con costanza e precisione chirurgica i pedaggi, che sono cresciuti del 28% (dati ISTAT e ministero Infrastrutture e Trasporti).

Le tratte più disagiate. Secondo le rilevazioni effettuate da Altroconsumo, ad esempio, tra le tratte più colpite da questi disagi ci sono: la A12 La Spezia-Genova con 14 cantieri in cui viene eliminata almeno una corsia in circa 90 km; la A1 Milano-Bologna con 11 cantieri che eliminano una corsia per 190 km; la A24 Ancona-Pescara con 19 cantieri concentrati in 42 km (26% dell’intera tratta).

Altroconsumo, dopo aver fatto una segnalazione all’Antitrust, la quale ha recentemente inviato una sanzione ad Autostrade, porta avanti la causa aprendo una class action volta a chiedere giustizia e un risarcimento medio di 220 euro per gli anni di inefficienza, per i mancati lavori obbligatori che hanno peggiorato il servizio drasticamente e per l’ingiustificato aumento dei pedaggi.

Autostrade, nell’ultimo decennio, non solo è venuta meno all’impegno di garantire la praticabilità e la sicurezza delle strade (evitando per lungo tempo di svolgere gli investimenti e la manutenzione a cui era chiamata), ma ha anche costretto i cittadini a sostenere costi di viaggio continuamente crescenti, a fronte di un servizio di in costante peggioramento.

E’ una situazione che, purtroppo, non è circoscrivibile solo a qualche tratta, ma coinvolge da Nord a Sud tutta la rete amministrata sin qui da Atlantia (ve li ricordate i Benetton? Beh, sono loro che ci hanno stritolati per anni) e che ora tornerà sotto il controllo dello Stato attraverso CdP. Come dire: dalla padella alla brace. E se non pagassimo più il pedaggio fino a quando le autostrade non saranno ben agibili e sicure?

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