Supercars F40: l’ultima meraviglia di Enzo Ferrari
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Presentata il 21 luglio del 1987, la F40 verrà ricordata come l’ultima super sportiva voluta e approvata dal mitico Drake.

Nell’incredibile storia della Casa di Maranello, sarà ricordata come l’ultima sportiva approvata da Enzo Ferrari, che se ne andrà il 14 agosto 1988. Stiamo parlando della mitica Ferrari F40, lanciata nel 1987 per festeggiare il 40° anniversario del Cavallino Rampante. La supercar accende subito interesse presentando linee quasi da corsa. Un’anima estrema emersa, in maniera prepotente, pure nella grande ala posteriore. Poi, quel V8 biturbo brutale, capace di toccare i 324 km/h.

Una macchina spettacolare, formidabile, oggetto del desiderio di chi aveva i soldi per acquistarsela. Che erano 4.000: a Maranello, infatti, arrivano ben 4 mila richieste, ovvero quattro volte tanto la produzione industriale prevista.

Fu un successo incredibile, tanta che Ferrari decise di aumentare la produzione portandola complessivamente a 1.311 unità (fino al 1992). Proprio la rarità dà vita a un mercato “parallelo” tra privati. E il prezzo della Ferrari F40, dal listino di 374 milioni di lire, tocca vette vertiginose, superiore al miliardo e mezzo. L’ennesima prova di un fenomeno ancora oggi oggetto del desiderio di collezionisti e appassionati.

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Ferrari F40: il Drake la volle a tutti i costi.

La Ferrari F40 è una macchina adatta anche all’impiego su strada e sfoggia una linea studiata dalla Pininfarina, tutta spigoli, prese d’aria Naca e spoiler. Talmente sono importante gli pneumatici che i progettisti vi destineranno ben il 30 per cento del tempo della sperimentazione della vettura. Al fine di ridurre ulteriormente il peso, una moderna soluzione di bomboletta sostituisce la ruota di scorta.

Ermanno Bonfiglioli, che allora si occupava di motori sovralimentati, non ha dimenticato l’emozione di quel 21 luglio: “Non ho mai vissuto una presentazione come quella della F40. Quando fu tolto il velo dalla vettura ci fu una vera e propria standing ovation con un applauso lunghissimo. Nessuno, se non gli stretti collaboratori di Enzo Ferrari, l’aveva ancora vista. Insolita fu anche la tempistica del progetto che in soli 13 mesi vide telaio e carrozzeria progredire rapidamente e di pari passo con il motopropulsore”.

L’8 cilindri biturbo da 478 CV era una derivazione dalla 288 GTO Evoluzione, eppure una serie di contenuti innovativi permisero alla F40 di essere la prima Ferrari stradale a superare i 320 km/h. Grandissima attenzione venne dedicata anche al peso della vettura grazie ad un ampio utilizzo del magnesio: ad esempio, coppa dell’olio, coperchi teste, collettori di aspirazione, campana del cambio erano di questo materiale che costava cinque volte la lega di alluminio, mai più utilizzato così tanto nelle vetture di serie.

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