Ve la ricordate? Presentata nella primavera 1981 la Fiat Argenta fu, secondo me (probabilmente qualcuno di voi la ricorderà anche bella), una delle ammiraglie più brutte della storia automobilistica italiana nonostante fosse accreditata di “elementi sostanziali di innovazione tecnologica”. 

Brutta ma, da un certo punto di vista, rivoluzionaria. Tanto che Fiat, ad un certo punto, decise non solo di rinnovare completamente il modello dal punto di vista estetico (secondo non migliorò mai) ma anche di mettere sotto il cofano un motore diesel sovralimentato mediante turbocompressore.

Una berlina di categoria superiore.

A quei tempi era considerata una “berlina di classe superiore” e le migliorie e le modifiche apportate interessarono quindi l'estetica, il comfort e le prestazioni e furono in grado di conferire alla Fiat Argenta del 1983 un impulso all'intera gamma. La gamma per il mercato italiano era composta di versioni benzina e due a gasolio: la Fiat Argenta 100, con motore di 1.600 litri, carburatore a doppio corpo, una potenza di 98 CV e una velocità massima di 165 km/h; la Fiat Argenta 120 I.E., con motore di 2.000 litri, iniezione elettronica, 122 CV e una velocità massima di 175 km/h; la Fiat Argenta D, con motore a gasolio di 2.500 litri, 72 CV e una velocità massima di 150 km/h; la Fiat Argenta Turbo D, con motore diesel di 2.500 litri con turbocompressore, potenza massima di 90 CV e velocità massima di 160 km/h.

Il lancio commerciale della Fiat Argenta avvenne a giugno1983 in Italia, in Francia a luglio e nei restanti Paesi europei a settembre. Non penso che entrerà nella storia dell’auto…