Buona la prima. Sì, per la Red Bull. E in casa Ferrari, dopo un solo Gran Premio, il motto diventa: “Anche quest’anno vinceremo l’anno prossimo”. Meno male che a sventolare il tricolore ci pensa Brembo, alla sua 49esima presenza nella Formula 1.
Nello scorso week end ha preso il via in Bahrein la stagione 2023 del campionato di Formula 1 che ha già stabilito il suo verdetto: vincerà la Red Bull. E la Ferrari? Brutta storia. LeClerc già nervoso, macchina che adesso non solo non è veloce ma addirittura si è dimostrata anche inaffidabile. E allora, di italiano, ci rimane solamente Brembo: un nome e una garanzia.
Per l’azienda bergamasca si tratta della 49ª stagione consecutiva in Formula 1: un traguardo importante che conferma il grande impegno dell’azienda. Azienda che ha investito parecchio in sviluppo e ricerca, con l’unico scopo di assicurare il meglio sul fronte degli impianti frenanti. E non è un caso che Brembo sia stata scelta praticamente da tutti i team partecipanti al Campionato 2023 (solo uno ha scelto un impianto AP Racing, marchio comunque di proprietà del gruppo bergamasco).
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Impianti frenanti sempre più efficienti. Negli ultimi venti anni Brembo ha rivoluzionato il concetto di disco in Formula 1: basti pensare che all’inizio degli anni 2000, i dischi Brembo in carbonio avevano uno spessore di 28 mm, disponevano di un massimo di 72 fori, la loro disposizione era su un’unica fila e il diametro di ciascun disco superava i 10 millimetri.Oggi il diametro dei dischi è passato da 278 mm a 328 mm per l’anteriore e da 266 mm a 280 mm per il posteriore, con uno spessore pari a 32 mm e un numero di fori compreso tra i 1.000 e i 1.100 per l’anteriore, mentre per il posteriore sono previsti 900 fori nella configurazione più estrema in termini di cooling.
Il giusto peso. Rispetto al 2022, il 2023 vede una diminuzione di circa 300/350 grammi totali per ogni singola vettura, il cui peso minimo rimane comunque invariato a 798 kg anche per il 2023.
Per arrivare a questo risultato, gli ingegneri del gruppo Brembo hanno lavorato e non poco per ottimizzare il design dei vari componenti, pinze e parti in carbonio soprattutto, andando ad estremizzare le varie geometrie. Il vantaggio di avere una massa minore è notevole, in quanto su tutte le vetture vengono messe delle zavorre in posizioni utili a migliorare il bilancio vettura, riflettendosi direttamente sulle performance. Freni più leggeri significa avere quindi più margine per bilanciare meglio la macchina. Poi, purtroppo per la Ferrari e per i ferraristi, ci pensano piloti mediocri e manager scarsi, a non far volare la nostra meravigliosa Rossa.
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