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Ciao, Kimi Raikkonen: dopo questa tua ultima stagione in Formula 1 potrai fare la pubblicità anche tu. Magari non della Heineken come i Rosberg, Keke e Nico (spot bellissimo, tra l’atro), ma di qualche birra finlandese come la Lapin Kulta, la Karhu, la Karjala o la Koff. Oppure di una buona Vodka…
Questa sarà l’ultima stagione in Formula 1 di Kimi Raikkonen, ex ferrarista e attualmente pilota dell’Alfa Romeo Racing Orlean. Di pochissime parole, quando viene “costretto” a rilasciare qualche intervista, sembra che faccia fatica a metterne insieme due. Non per caso è soprannominato, da amici e parenti, “Ice Man”. Grandissimo uomo, grande pilota e, soprattutto, grandissimo “bevitore”. In un’intervista di qualche anno fa, infatti, racconta di essersi ubriacato per due settimane di seguito. “Nel 2013, tra il Gran Premio del Bahrain e quello di Spagna – racconta il campione del mondo 2007 – ho bevuto per due settimane intere, attraversando l’Europa. E ci siamo divertiti un casino”.
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Il campione finlandese, quindi, dice basta alla Formula 1 e lascia un vuoto difficilmente colmabile. Il Circus perde non solo un grande pilota, ma soprattutto un simbolo di libertà.
Kimi Raikkonen getta la spugna, insomma. A quarantadue anni, proprio come Valentino Rossi. In bacheca, fra centinaia di trofei, anche un mondiale spettacolare vinto nel 2007 al volante di una Ferrari. Uno dei tanti motivi per il quale i ferraristi” lo adorano. Anche perché Ice Man è forse il primo pilota nella storia della Formula 1 moderna al quale tutti vogliono dannatamente bene, con affetto, partecipazione e voglia di abbracciarlo, di ridere e sorridere con lui e per lui. Esattamente da venti anni a questa parte, dal giorno del suo debutto in Formula 1 con la Sauber.
Arrivò in Formula 1 dopo solo una ventina di gare in monoposto e gli diedero la Super licenza condizionata e rivedibile, perché non erano sicuri che fosse degno. Se ne va ora che la situazione è esattamente opposta. Kimi Raikkonen smette semplicemente perché prima o poi avrebbe dovuto farlo. Ed è arrivato il momento giusto per appendere le scarpette al chiodo. Nessuno l’ha costretto. E’ una sua decisione.
In fondo è uno dei pochi piloti, se non il solo del nuovo millennio, che ha sempre detto, fatto e pensato tutto quello che voleva. In silenzio e senza far casini. E in silenzio smetterà di correre. E se ne andrai alle Maldive a godersi il meritato riposo. Il riposo del guerriero, magari su una amaca e con una bella bottiglia di vodka in mano.
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Enzo - 06 Sep 2021
Ciao Kimi, grazie di tutto. Ti voglio bene ????????????????