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Si chiama Fulminea, è (o sarà) una Hyper car elettrica da 2000 CV (sì, non è un refuso) e arriverà (forse) nel 2023.
Verso la metà di maggio è stata presentata al Mauto, il Museo Nazionale dell'Automobile di Torino (sia in presenza che online) questa hyper car 100% elettrica, lunga 4.683 mm e larga 2.052, accreditata di 2000 CV che sarà prodotta in 61 esemplari e venduta al prezzo di 1.961.000 euro (tasse escluse). L’azienda produttrice si chiama Automobili Estrema, nata da un’idea dell'imprenditore Gianfranco Pizzuto. E’ un missile elettrico, la prima auto al mondo a utilizzare un pacco batteria 'ibrido' che si serve di celle allo stato solido prodotte da Abee (Avesta Battery Energy Engineering) e di ultracondensatori, raggiungendo 100 kWh di energia per alimentare i 4 motori elettrici della potenza complessiva di 1,5 MW (2.040 cv). Ha un'autonomia dichiarata “in condizioni normali e non in pista”, di 520 chilometri, con batterie del peso di 300 chili, meno della metà di quelle tradizionali per garantire la stessa potenza.
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Fin qui, nulla di strano, anzi. Poi ti accorgi che…
… vista da fuori il missile sembra anche carino. Cerchiamo di aprire le portiere per vedere com’è fatto l’abitacolo e… tadannn (come direbbe quella vecchia volpe di Bruce): le portiere non si aprono perché dentro non c’è nulla! Allora, la vettura dovrebbe essere pronta nel 2023 ma, attualmente, non c’è l’abitacolo; non si vede il pacco batterie (in conferenza hanno detto che sono prodotte da un’azienda belga e pesano 300 kg) e non si sa dove verrà costruita. Il grande capo, l’imprenditore Pizzuto, ha dichiarato, infatti, che verranno investiti dai 400 ai 500 milioni di euro per costruire il sito produttivo, con un “rientro previsto in 5 anni”. Mah,…
Dove? Ancora non si sa. L’unica cosa certa è che stanno cercando un posto fra Modena e Torino (in pratica in Italia).
A buon intenditor…
A voi non sembra un po’ strana la dichiarazione (che vi riporto quasi integralmente) del grande capo Rizzuto?
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Pizzuto - è far diventare Fulminea il laboratorio tecnologico su ruote più veloce al mondo. I nostri mercati di riferimento sono la California, il Giappone, la Cina e alcuni Paesi del Nord Europa. Abbiamo investito in totale autofinanziamento, i soci fondatori con qualche persona a me più vicina, ma abbiamo contatti con grossi fondi di investimento internazionali, uno dei quali oggi verrà qui e sarà probabilmente il nostro partner finanziario. Sono deluso che non ci sia nessuna realtà finanziaria italiana, se vogliamo che questo progetto resti italiano, è necessario che qualcuno si faccia avanti”.
Secondo me, questa Fulminea, che è stata presentata nemmeno come prototipo ma come semplice “esercizio di stile”, rimarrà un… esercizio di stile. Ah, non c’è ancora una rete di vendita, non è previsto uno show room e se uno volesse acquistarla dove e a chi si deve rivolgere? Insomma, dovrebbe acquistarla a scatola chiusa, sperando di non fare mai della manutenzione (dove verrebbe fatta?) e, soprattutto, pagandola ben 2 milioni di euro. Magari anche in contanti…
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Alessandro Bellazzi - 22 Jul 2021
Direi che il nome "Fulminea" è azzeccatissimo. Proprio come un fulmine, che si vede per una frazione di secondo. Spero che sia lo stesso per questa...