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È l’unica vera Alfa Romeo rimasta. Non è ibrida, non è elettrica e, guarda caso, sono già state vendute tutte. Anche in Cina, Giappone e Australia. Un motivo ci sarà, o no?
La vettura più potente mai prodotta dal marchio del Biscione è destinata a diventare una vettura da collezione tanto che le 500 unità numerate sono già finite nei garage di altrettanto 500 danarosi appassionati. Sì, perché “il mostro”, così viene definita la GTA, costa. Cacchio se costa (per la cronaca il prezzo in Italia è di 175.000 euro e di 180.000 euro per la GTAm)!
Il progetto GTA. Quello della Giulia GTA è un progetto con una forte componente emotiva di base, realizzato da persone appassionate del Marchio. Quando, infatti, Alfa Romeo, per celebrare i suoi 110 anni, aveva manifestato il desiderio di offrire un tributo ai suoi appassionati, subito il pensiero era corso alla Giulia GTA del 1965, una delle vetture più iconiche e vincenti della storia del marchio.
Si ispira alla Giulia GTA del 1965. L’allora Squadra Corse Autodelta aveva sviluppato a Balocco la GTA del 1965: un gruppo di meccanici che, in orario extra lavorativo, si dedicavano a un progetto votato a rendere una vettura iconica un vero e proprio veicolo “da pista”. Allo stesso modo, il team di lavoro che ha creato l’attuale Giulia GTA ha operato su questo progetto in maniera inusuale con il desiderio di rivivere un capitolo memorabile della storia gloriosa di Alfa Romeo. Gli ingegneri e i meccanici coinvolti nello sviluppo hanno messo a punto il progetto, in codice definito “il Mostro”, negli stessi luoghi dove la Giulia del 65 prese vita.
Ad onore di questo spirito, la GTA oggi si fregia orgogliosamente dello stesso badge storico di Autodelta. Analogamente, 500 furono le unità della Giulia GTA del 1965 (numero necessario per ottenere l’omologazione sportiva nella categoria Turismo Gruppo 2) e 500 sono state le esclusive unità odierne riservate a veri appassionati del Brand.
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Ci sono tuttavia altre affinità che si estendono alla parte tecnica del progetto. Per quanto riguarda l’area dell’Alleggerimento, in entrambe le vetture si è andati a lavorare su dettagli specifici come le maniglie, i vetri e i cerchi (nella GTA del 1965 questi ultimi erano in lega di magnesio, mentre gli attuali vantano un design specifico ispirato alla Formula 1 con la particolarità del monodado, soluzione unica nel settore delle berline da strada). Da sottolineare, inoltre, i materiali leggeri delle carrozzerie (Peraluman 25 per la GTA 1965, ampio ricorso alla fibra di carbonio per quella di oggi).
Affinità anche per l’Aerodinamica, con l’aggiunta di prese d’aria per entrambi i modelli, ma nel 1965 questa area era ancora agli inizi, mentre la GTA di oggi ha potuto giovarsi della collaborazione con Sauber Engineering, forte di 50 anni di esperienza nel motorsport, che ha attivamente partecipato alla progettazione, prototipazione e produzione delle componenti aerodinamiche, grazie anche a una galleria del vento di proprietà, tra le più avanzate in Europa.
L’aerodinamica è stata studiata per aumentare la downforce. In queste soluzioni si ritrova il know-how tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1 grazie alla sinergia con Sauber Engineering. Il compito è affidato alle appendici aerodinamiche, al nuovo spoiler posteriore, regolabile in quattro posizioni nel caso di GTAm, e allo splitter anteriore attivo, estraibile per uso su pista fino a 40 mm su GTAm. Sono stati sviluppati anche il sistema di scarico centrale Akrapovi in titanio, integrato nel diffusore posteriore in fibra di carbonio, e i cerchi da 20 pollici con monodado, per la prima volta su una berlina, abbinati a pneumatici Michelin modello Pilot Sport Cup 2 Connect appositamente selezionati. La ricerca aerodinamica in galleria del vento non si è limitata alle appendici aerodinamiche, ma ha anche interessato il sottoscocca, opportunamente carenato, che è stato oggetto di uno sviluppo dedicato. GTA e GTAm beneficiano di un nuovo estrattore specifico capace di aumentare l’effetto suolo della vettura e quindi di garantire una tenuta di strada eccellente ad alte velocità. In particolare, sulla Giulia GTAm la configurazione aerodinamica più carica è in grado di sviluppare il triplo del carico rispetto alla Giulia Quadrifoglio, che già rappresenta il benchmark nel proprio segmento.
Una belva sotto il cofano. Grazie all’adozione estesa di materiali ultraleggeri, Giulia GTA beneficia di una riduzione di peso fino a 100 kg rispetto a Giulia Quadrifoglio ed è equipaggiata con una versione potenziata del motore Alfa Romeo 2.9 V6 Bi-Turbo da 540 CV con potenza specifica di 187 CV/l, valore da pista, ed è in grado di esprimere prestazioni straordinarie sia in termini di tempi su giro in pista che in accelerazione. Con il sistema Launch Mode, lo 0-100 km/h, per esempio, avviene in soli 3,6 secondi.
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Alessandro Bellazzi - 13 Oct 2021
Bella la foto di Kimi con la Giulia targata Ascoli Piceno!