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Dopo Volkswagen che ha annunciato la “momentanea sospensione delle vendite” in Russia di Audi, Porsche e Skoda, anche altri costruttori hanno deciso di intraprendere la stessa strada. Vediamo quali sono…
A seguire anche Land Rover (di proprietà dell'indiana Tata Motors) e General Motors hanno fermato le spedizioni, e solo le vetture già in consegna alla data del 27 febbraio arriveranno sul mercato russo. E’ una “sanzione” che arriva dal mondo dell’auto a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina che, secondo l’istituto tedesco di studi Center of Automotive Management (CAM) che si dedica alla ricerca nel settore dell'auto e della mobilità, "saranno molto significative".
"Per molto tempo la Russia non sarà un importante mercato di vendita e luogo di produzione per l'industria automobilistica - ha spiegato il direttore dell'istituto Stefan Bratzel -. È vero che non si possono ancora prevedere con precisione gli effetti concreti della guerra e delle sanzioni pendenti. Tuttavia, è probabile che le immobilizzazioni delle Case automobilistiche e dei fornitori in Russia perdano considerevolmente valore. L'industria automobilistica non farà investimenti rilevanti in Russia per molti anni".
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Un mercato importante. Dopo che nel 2012 si era persino avvicinata al livello del mercato tedesco con 2,8 milioni di veicoli venduti - spiega lo studio del CAM - la Russia è stata considerata un importante futuro mercato per l'industria automobilistica globale. Il mercato automobilistico russo, però, è rimasto fermo dal 2015 ad un livello compreso tra 1,4 e 1,8 milioni di veicoli. Nel 2021 in Russia sono state vendute circa 1,67 milioni tra autovetture e veicoli commerciali leggeri, poco più del dato del 2020 quando erano stati 1,6 milioni. Questo pone la Russia all'ottavo posto tra i più grandi mercati automobilistici del mondo, dopo la Corea del Sud e davanti a Francia e Regno Unito.
Quelli che hanno venduto di più nel 2021 sin Russia sono stati Hyundai (inclusa Kia) con circa 380 mila veicoli e Avtovaz (Lada) (dal 2017 di proprietà del Gruppo Renault) con 351 mila. A questi vanno aggiunti altri 212mila veicoli dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Tra i produttori tedeschi, il Gruppo Volkswagen ha una quota di mercato del 12% con 204 mila unità mentre Bmw e Mercedes-Benz hanno venduto nel 2021 rispettivamente 49 mila e 50 mila veicoli in Russia con una quota di mercato di circa il 3%. Le sanzioni economiche complicheranno, quindi, la vita al Gruppo Hyundai, all'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e al Gruppo Volkswagen. Tuttavia, poiché la rilevanza di mercato della Russia per Volkswagen è solo del 2% a livello globale, gli effetti negativi delle vendite dirette, simili a quelli per Bmw e Mercedes-Benz, possono essere valutati come moderati. Sarà invece Renault-Nissan-Mitsubishi ad essere economicamente più colpita a causa delle elevate quote di vendita del Gruppo e soprattutto della controllata russa Avtovaz. Dal punto di vista produttivo invece, oltre a Volkswagen, sia Mercedes che Bmw e Stellantis hanno stabilimenti in Russia che attendono di conoscere cosa accadrà in base agli sviluppi della situazione. E’ proprio il caso di dirlo: chi vivrà, vedrà!
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