Elettrico La tecnologia è il nuovo lusso? C’è chi ha scoperto l’acqua calda
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In risposta all'articolo di vaielettrico.it: Screencapture

Non finiscono mai di stupirci i nostri amici fanboy, quando fanno di tutto per portare l’acqua al proprio mulino… elettrico. Ebbene, qualcuno ha scoperto proprio in questi giorni che la tecnologia corrisponde al lusso. 

L’idea, si intende geniale, nasce con il “successo” della Porsche Taycan prontamente propagandato dai fanboy. Ammesso e non concesso che per Porsche sia un successo mediatico, c’è da scommettere che rappresenti invece l’ennesimo fiasco elettrico dal punto di vista degli sbandierati investimenti miliardari per i pochi esemplari venduti magari ai concessionari stessi.

La Porsche Taycan può fare concorrenza a una super-sportiva che costa il doppio? La domanda potrebbe essere interessante se a rispondere fosse un porschista. Potremmo parlare allora di design, di stile, di piacere di guida e di tutto ciò che significa possedere o semplicemente girare su una Porsche. Avremmo solo da accettare qualsiasi risposta per come ci viene data, perché i gusti sono personali e quando sono ben motivati vanno rispettati.

Quello che invece è inaccettabile sono le guerre di religione, dove da una parte ci sono i buoni e dall’altra i cattivi. E per convincere i cattivi si trovano argomenti da aggressivi-passivi. Ebbene, dare per dato di fatto “una vettura del costo di 90 mila euro ha le carte in regola per far concorrenza a una che ne costa 200 mila” significa non considerare tutti i fattori per i quali Porsche ha costruito la propria storia e la propria fortuna. Discutibile non è tanto la costruzione della frase, perché se l’autore avesse usato “potrebbe” avremmo potuto intavolare una discussione. La sicurezza dei fanboy è invece scolpita nella pietra, come dimostra il periodo successivo: “le prestazioni della prima (Taycan n.d.r.) sono tali da suscitare emozioni e interesse forti nel consumatore. Colpito dalla velocità, dall’accelerazione, dalla attenzione per i prodotti elettronici.” Da notare il “suscitare emozioni”, “velocità” e “accelerazione”. Ovvio, a chi non piace la velocità e l’accelerazione? Ma cosa suscita l’emozione? Per il fanboy si riduce tutto a due numeri? Una persona si “emoziona” davvero leggendo i dati delle prestazioni?

Se è così, allora si spiega anche il passo successivo. Secondo l’autore “perché la Porsche 911 (con motore a combustione interna) non compete con una super-sportiva, mentre la Taycan sì.” Amen.

Vi risparmio il resto, che va ad incanalarsi in un’altra sequela di ovvietà sconcertanti. Del tipo, “il consumatore è disposto a fare sacrifici per godere di un prodotto all’avanguardia”. A parte il fatto che chiunque di noi rabbrividisce nell’essere definito consumatore e non automobilista… voler o potere pagare per la novità tecnologica è come scoprire l’acqua calda. Rimanendo in ambito quattro ruote, è dai tempi di Karl Benz che chi può permetterselo, compra il massimo della tecnologia disponibile. I marchi sportivi sono nati così, volerlo nascondere sbandierando i motori elettrici attuali fa parte della guerra di religione alla quale non vogliamo partecipare.

Walter D’Ambrosio

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