Curiosità Ladies and gentlemen, monsieur “quaquaraquà”: Jean-Philippe Imparato!
* Articolo disponibile anche in versione audio (solo per gli iscritti)

Foto:

Nella sua posizione di amministratore delegato Alfa Romeo dovrebbe avere un po' più di rispetto per un marchio che nel corso della sua storia ha fatto innamorare del “Biscione” milioni e milioni di persone.

La strategia di Jean-Philippe Imparato? A quanto sembra, non quella degli “omini”, nemmeno quella degli omenicchi ma piuttosto quella dei “quaquaraquà”. Da quando è arrivato in Alfa Romeo, non ha fatto altro che prendere per i fondelli tutti con le sue dichiarazioni “borsistiche”: faremo, lanceremo, diventeremo. In realtà, andando in una qualsiasi concessionaria Alfa Romeo (ma esistono ancora?!?) si vedono sempre e solamente due vetture: Giulia e Stelvio.

E monsieur Imparato cosa fa? Continua con i suoi proclami sperando di continuare a vendere queste due vetture che, per quanto belle, hanno ormai rotto i testicoli. Così, dopo la tiritera sulla Tonale (è dal 2018 che se ne parla senza mai vedere nulla), adesso inizia quella della Brennero, la “seconda grande novità per la casa automobilistica del Biscione dopo il lancio del SUV Alfa Romeo Tonale”. Avete mai visto una Tornale in strada? Bene, per almeno i prossimi 5 anni non vedrete nemmeno la Brennero, il cui lancio, secondo i fenomeni di Alfa Romeo, al 99% avverrà nel 2023.

C’è da crederci? Proprio perché è lo stesso numero uno del Biscione Jean-Philippe Imparato a dire che ogni anno nei prossimi 5 anni Alfa Romeo presenterà un nuovo modello, direi proprio di no! Anche perché non sta rispettando assolutamente la tabella di marcia che, per esempio, inizialmente prevedeva l’arrivo della Tonale entro il 2021 ad oggi posticipato al 2023. Se sostiene che la Brennero arriverà nel 2023, state certi che, se davvero arriverà, non sarà prima del 2026/27.

Secondo alcune indiscrezioni apparse nelle scorse settimane dicevano che un primo approccio con il futuro SUV compatto avremmo potuta averlo entro la fine del 2022.

Non è chiaro però se ciò avverrà attraverso la pubblicazione delle prime immagini ufficiali oppure con una concept car, come avvenuto nel 2018 con Alfa Romeo Tonale. Quello che sembra certo è che entro la fine del prossimo anno qualcosa potrebbe accadere (sì, il fallimento Alfa Romeo).

 In ogni caso la produzione non dovrebbe iniziare prima della seconda metà del 2023. Si parla in particolare dell’autunno del 2023. Queste almeno sono le voci che circolano a Tychy in Polonia, presso lo stabilimento in cui questo modello sarà prodotto.

Il veicolo nascerà sulla ex piattaforma CMP di PSA adesso ribattezzata STLA Small. La stessa base sarà utilizzata anche per i futuri SUV compatti di Fiat e Jeep che anticiperanno di qualche mese il debutto di Brennero e saranno costruiti sempre a Tychy.

Foto:

Alfa Romeo Brennero dovrebbe essere anche la prima auto di Alfa Romeo ad arrivare sul mercato in una versione al 100% elettrica. Lo sbarco in concessionaria di questa atteso modello dovrebbe avvenire tra la fine del 2023 e gli inizi del 2024. Se dovessimo scommettere punteremmo su gennaio 2026. Tutta questa confusione non fa certamente bene al Biscione che, da Imparato e compagni di merenda, anziché essere rigenerato verrà annientato del tutto.

C’è poca trasparenza anche per quanto riguarda il prezzo della Brennero che, secondo Alfa Romeo, dovrebbe aggirarsi intorno ai… ?!? Boh, comunque dicono che sarà l’auto più economica tra quelle presenti nella gamma della casa automobilistica del Biscione.

E giusto per non farsi mancare nulla, monsieur “quaquaraquà” ricorda che: “Questo modello servirà ad avvicinare al Biscione anche alcune tipologie di clienti che per il momento si sono allontanate. Il riferimento va ovviamente a giovani e pubblico femminile. Gli analisti del mercato ritengono che in breve tempo Alfa Romeo Brennero diventerà l’auto più venduta in assoluto da Alfa Romeo a livello globale”.

Ora la domanda da fare ad monsieur Imparato è questa: “Ma chi cazzo sono questi analisti del mercato?” Meditate gente, meditate…

 

Precisazione: qualcuno di voi potrebbe incolparci di avercela a morte con Jean-Philippe Imparato. In realtà, non è così. Lo tiriamo in ballo in quanto amministratore delegato di un marchio a cui tutti noi siamo molto affezionati e che lui, purtroppo, non è in grado di gestire.

Articoli suggeriti:

(*) Commenti, likes, ricerche, notifiche, articoli in versione audio, assenza di pubblicità e collegamenti ad altri contenuti esclusivi sono solo per gli iscritti a The Garage.

Se ti è piaciuto il post e vuoi vederne tanti altri pubblicati quotidianamente, iscriviti a The Garage!