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Bella novità in casa Lancia: visto che di auto “vere” non ne hanno, il numero uno Luca Napolitano (ex numero uno Fiat) sogna di rispolverare la storica sigla HF.
Il suo è un desiderio personale. Il dirigente, infatti, pare che abbia dichiarato che se gli è consentito di sognare allora spera di rivedere un giorno la gloriosa “griffe” su una delle future auto che il brand del gruppo Stellantis immetterà in commercio. E visto che, a parte la nuova Ypsilon che arriverà nel 2024, le future Lancia (Aurelia e Delta ?!?) saranno elettrificate, a cosa servirebbe la mitica sigla HF su un ferro da stiro o su una lavatrice?
E poi… se il numero uno di una casa automobilistica è costretto a sognare piuttosto che a… fare, significa che non conta proprio un bel niente. Significa che è uno “Yes man” le cui parole vengono dettate dal potentissimo Carlos Tavares, numero 1 del gruppo Stellantis.
Da dove è saltata fuori questa notizia? Replicando ad alcuni giornalisti che avevano chiesto se tre sole auto (Nuova Ypsilon, Aurelia e Delta, appunto) bastino per il futuro portafoglio prodotti di Lancia. “Volendo sognare – ha risposto Napolitano – sarebbe bello avere una Lancia HF. Il paragone è quello di AMG con Mercedes, di Quadrifoglio con Alfa Romeo, di John Cooper Works con Mini, e via discorrendo. Pertanto, un qualcosa di simile potrebbe figurare nelle prospettive future dell’impresa piemontese”. Ecco, bravo Napolitano: continua a sognare. Ma lui insiste: “Qualora il riscontro commerciale fosse positivo, allora ci sarebbero sicuramente i margini per trasformare questo sogno in realtà. Il progetto sarebbe realizzabile in maniera abbastanza semplice e non escludo Napoletano la realizzazione di una one-off. Ciò, a una condizione: la coerenza col progetto di rilancio”.
Poi ha precisato che più che “one-off” potrebbero essere “few-off”: insomma, non un esemplare unico ma a tiratura limitata, molto limitata.
A tal proposito, Napolitano ha parlato anche di restomod. Ricordiamo che il termine anglosassone è utilizzato per definire il moderno restauro di vetture del passato. Se eseguita con cura e attenzione nei particolari, l’operazione dà vita a esemplari dal grande fascino. Sebbene le giudichi interessanti, Napolitano dubita siano conformi all’identità del brand.
Lancia mira a completare la transizione full-electric dal 2026. Una reinterpretazione di modelli come la Kimera 037, spinte dal motore tradizionale, sarà pure divertente ma non risponde all’idea del resto della gamma.
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La sigla HF, abbinata a un elefantino rosso al galoppo, è l’acronimo di High Fidelity, cioè alta fedeltà, che l’accompagna fin dalla fondazione del Club Lancia Hi.Fi., nel 1960, e del quale hanno l’opportunità di far parte solo i clienti più fedeli del marchio. Il sodalizio esclusivo, tuttora attivo, è aperto a chi abbia acquistato almeno 5 vetture nuove di fabbrica del Costruttore o si sia distinto come cliente particolarmente fedele al brand. Le iniziali hanno trovato ricorso anche su alcuni veicoli sportivi, vedi la Coupé Flaminia Pininfarina del ’61, rivolta alla clientela sportiva per le gare di Gran Turismo. In seguito, fu adottata sulla Flaminia Sport Zagato e su una interpretazione della Coupé Flavia. Nel 1963 vide la luce l’HF Squadre Corse. Dapprima costituita da gentleman drivers, due anni più avanti divenne la squadra ufficiale della Casa.
A suon di successi, la leggendaria Fulvia Coupé HF del ’66, ricordata per gli innumerevoli trionfi nei rally, portò tanto pubblicità alla sigla HF. Ormai il pubblico la considerava sinonimo stesso di vittorie, perciò divenne il logo ufficiale, poi passato sulla formidabile Stratos HF per il quadriennio 1974-1978. Dopodiché il simbolo finì accostato nel 1983 alla Delta Turbo e, quindi, alla Delta 4WD e Integrale, nonché alla Delta HF integrale Evoluzione, contraddistinta da un elefantino rosso sovrapposto.
Come nacque l’Elefantino
Perché fu scelto proprio questo animale? Secondo la leggenda fu introdotto come portafortuna dall’ingegnere Gianni Lancia nel 1953, ossia dalle prime competizioni a cui partecipò la compagnia. L’emblema dell’Elefantino al galoppo pare derivasse dalla tradizione orientale, forse indiana. Un’icona benaugurante, che significa vittoria, a patto di raffigurare il mammifero con la proboscide protesa in avanti. Proprio come l’Elefantino, inizialmente dalla tonalità celeste e poi rossa, stabilita dall’ing. Lancia.
Lancia HF e le serie speciali
Oltre alla famosa Martini uscirono dalla catena di montaggio varie serie speciali. In 15 esemplari, per i soci dell’associazione Club Italia, sono state fabbricate altrettante Delta HF integrale Club Italia, con caratteristiche estetiche fedeli all’originale. Seguirono la 500 Delta Verde York, la integrale Giallo Ginestra, la Giallo Ferrari, la 215 Blu Lagos, la 365 Bianco Perla, la Club Hi-Fi. e la Club Lancia, la 177 Dealer Collection e la Final Edition.
Tutto questo, una volta, era realtà, ed è triste pensare che oggi sia semplicemente un sogno. Quello del CEO di una casa automobilistica…
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