Il "Top Chop" è una delle modifiche al corpo di un'autovettura tra le più praticate da svariati decenni.
Non è sicura la datazione dell'inizio di questa pratica o di chi per primo la inventò ma possiamo essere sicuri che, tra i primi racconti risalenti al 1938, vi è quello di quando il personalizzatore Harry Westerguard di Sacramento (California), abbassò la sua Ford del '35 tagliandone il tetto.
L'effetto ottenuto, oltre che estetico era anche aerodinamico donandole un aspetto più veloce ed aggressivo. Fortuna volle che Harry fosse vicino di casa di un giovane pianista appassionato di auto che lo aiutò a proseguire nelle sue sperimentazioni. Il nome del pianista era niente meno che George Barris, ritenuto tutt'oggi un’autentica leggenda della personalizzazione automobilistica.
Ma che cosa significa esattamente tagliare un Top? è lo stesso Barris che ne descrive il procedimento nel suo manuale.
Il taglio, applicato alle auto a tetto solido, è un procedimento complicato e complesso che consiste nel togliere una sezione dell'auto dai montanti dei vetri in modo da avvicinare il top verso il basso del corpo vettura. La quantità del taglio dipende dalla scelta personale e qui, come per tutti i lavori di restyling e personalizzati, dovrebbe essere usata una certa discrezione per evitare il ridicolo. La procedura abituale è quella di segnare il punto a metà strada, iniziando dai montanti del parabrezza, procedendo verso i montanti delle portiere e poi intorno alla parte posteriore in modo che l'intera parte superiore possa essere sollevata e rimossa.
L'inclinazione del parabrezza viene determinata da un nuovo pannello superiore oppure la sezione viene ricavata ritagliando la vecchia parte e quindi reinserita per fornire il contorno superiore desiderato.
Gli strumenti utilizzati all'epoca erano semplici e basilari. Il taglio della parte superiore veniva eseguito con uno scalpello ad aria compressa ed un seghetto, mentre la saldatura veniva eseguita con equipaggiamento ossiacetilenico. A parte un paio di occhiali da saldatura non vi erano altre dotazioni di sicurezza.
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Se non possiamo avere la certezza dell'inizio di questa moda, siamo molto più sicuri di quale sia stato il motivo scatenante, con tutta probabilità furono gli annunci di vendita e le brochure delle auto create nella metà/fine degli anni '30.
In questo periodo, fino sicuramente alla fine degli anni '40, la maggior parte delle pubblicità delle riviste automobilistiche e dei depliant di vendita utilizzavano illustrazioni delle auto piuttosto che foto reali. Uno dei motivi per farlo era che era più facile modificare leggermente le auto nelle illustrazioni per farle sembrare più lunghe, più basse, più attraenti che in una foto. Oggi tutto questo viene fatto più facilmente con Photoshop, ma allora creare un'illustrazione migliore di quella che era la realtà era la strada più facile da percorrere. Molte delle illustrazioni utilizzate all'epoca mostravano auto con una parte superiore molto più bassa rispetto all'auto di produzione effettiva. La parte superiore bassa conferiva all'auto un aspetto molto più lungo e più basso, il che la rendeva più attraente e questo diede il via alla fine degli anni '30 all'inizio degli anni '40 nella sperimentazione dei top tagliati.
Tra le migliori realizzazioni ricordiamo quelle effettuate sulle Ford Mercury del 1951, con la splendida "Hirohata Merc", le Ford Sedan dal 1936 al 1951, Ford Coupé dal 1949 al 1951 e tante altre.
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Marco Colombo - 03 Aug 2021
Bell'articolo. Non conoscevo questa modalità di modifica, né da dove fosse nata l'idea.