Letta da sempre è uno che ha “le idee molto chiare” e sta facendo della transizione ecologica un suo cavallo di battaglia. Ecco perché ha scelto un Mercedes-Benz Sprinter 100 elettrico per muoversi durante la sua campagna elettorale. Il problema è che a Letta e company qualcuno dovrebbe insegnare che gli “elettrodomestici”, di tanto in tanto, andrebbero anche ricaricati.

Idea elettrizzante quella di Enrico Letta, numero uno del Partito Democratico, di utilizzare per gli spostamenti della sua campagna elettorale, un mezzo elettrico. Così, la mancanza di elettricità, ha costretto il segretario di arrivare in forte ritardo a Torino, in piazza D’Armi per il suo incontro con i sostenitori. L’ex presidente del Consiglio non è riuscito ad arrivare puntuale per “colpa” del passenger 100% elettrico, un Mercedes-Benz Sprinter, scelto per compiere il tour d’Italia in vista delle elezioni politiche di domenica 25 settembre. Per colpa dello Sprinter o per colpa di quei fenomeni di collaboratori di Letta che non l’hanno ricaricato?

Il passenger a batteria, a causa del livello basso d’autonomia, non sarebbe stato ricaricato: “Aveva la batteria quasi scarica, non sarebbe riuscito ad arrivare da Alessandria e tornare indietro”. riporta il comunicato degli organizzatori.

A quel punto Letta sarebbe stato obbligato ad utilizzare una seconda auto, rigorosamente elettrica e, probabilmente, rigorosamente ricaricata. Enrico Letta ha comunque cercato di porre rimedio all’accaduto attraverso un Tweet: “Per il nostro Paese è complicatissimo oggi usare l’elettrico. Ecco perché il nostro eco-tour è anche una denuncia rispetto alle difficoltà per l’Italia di vivere una mobilità sostenibile”.

Insomma, il professore venuto da Parigi, sì è salvato in zona Cesarini, dimostrando di cadere sempre in piedi.