Non si può vedere! La Bentley Unifying Spur è stata esposta al recente MIMO e, secondo me, è stata una delle più grandi boiate degli ultimi tempi. In sostanza, come rovinare del tutto una (quasi) bella macchina.
Quanti di voi avrebbero il coraggio di andare in giro con questa Bentley così variopinta? Forse nemmeno i figli dei fiori che, ai tempi, preferivano il Bulli. La Bentley non si discute (o si discute poco) ma la domanda è questa: di questo “arcobaleno viaggiante” ce n’era proprio bisogno?
Si chiama Bentley Unifying Spur e, stando al “marketting” del costruttore inglese ma di proprietà Volkswagen, … “Ha conquistato Milano con i suoi colori e il suo messaggio Love Is Love”. Ve l’ho detto che questi sono rimasti ai figli dei fiori!!!
La cosa imbarazzante è scritta nel comunicato Bentley. Che vi riporto…
“Una settimana piena di tributi ed applausi quella che Unifying Spur ha vissuto in Italia a Milano, un successo strepitoso, per questa automobile, che non è solo una Bentley Flying Spur V8, ma un inno alla vita inclusiva, libera, sensibile e moderna. Al Milano Monza Motor Show, Unifying Spur ha debuttato in società, accolta dal grande entusiasmo degli astanti, durante la parata che l’ha vista protagonista in Piazza del Duomo a Milano, dove il pubblico presente ha colto il messaggio che Bentley Motors ha voluto rappresentare con questa creazione del Bentley Design Team e del suo Chief Designer Rich Morris; un'opera d'arte a quattro ruote che veste i nove colori della bandiera Progress ed il suo design vede le parole "Love is Love" attraverso un'unica linea ininterrotta, che traccia volti, figure danzanti e forme - che rappresentano il potere unificante dell'umanità, indipendentemente dalla razza, credo o sessualità”.
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Sì, va bene tutto ma qui, chi legge, non si sente un po’ preso per i fondelli? “Una settimana piena di attributi ed applausi…”: ma cosa si sono fumati? Consiglio: cambiare pusher! Ah, last but not least: il MIMO è durato 4 giorni e non una settimana!
Leggete poi la dichiarazione della stilista (?!?) Chiara Boni, testimonial di questa strepitosa opera d’arte: “E’ bellissimo vedere come un brand così elegante, esclusivo come Bentley si dedichi ad iniziative globali così importanti. Personalmente credo in un futuro migliore, in cui ognuno possa essere libero di scegliere chi essere senza alcun timore, senza discriminazioni e con rispetto. Credo nell’uguaglianza di identità di genere, d’orientamento e di disabilità. La libertà di espressione del nostro io è una priorità per tutti noi”.
Ma che cacchio c’entra? Cosa voleva dire e comunicare? Prendiamo questa dichiarazione, l’abbiniamo ad un nuovo paio di scarpe, e ci sta tutta…
Per fortuna ci pensa lei, Roberta Bresci Sales e Marketing Manager Bentley Milano, a sistemare le cose e a dare un significato vero all’evento Bentley: “Poter condividere con Chiara Boni, una visione così forte è per noi di Bentley Milano una grande gioia ed un grande onore e siamo molto fieri di aver portato al debutto in società la Unifying Spur. Con Chiara condividiamo passioni, quali la moda e i motori, i sorrisi e i colori delle sue splendide collezioni ma anche visioni, contenuti e valori di vita, per tutti noi molto importanti”.
E a questo punto non possiamo che scomodare l’Emilio nazionale: “Che figura di m…!
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Alessandro Bellazzi - 02 Aug 2021
Tra poco la ribattezzeranno "Bentley DDL Zan".... Scusate il politicamente scorretto ma quando ci vuole ci vuole