Attualità Mercato auto in Italia: siamo tutti nella merda
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A novembre 2021 doppio crollo del mercato auto in Italia: -24% sul 2020 e -30,6% sul 2019. E i capoccioni pensano a lavatrici e ferri da stiro…

Sapete quante auto in Italia sono state immatricolate nel mese di novembre 2021? Solo 104.478, con una variazione del -24,6% sul pari mese 2020 e -30,6% nel confronto con novembre 2019. 

Se gli “elettrauti” di Bruxelles volevano ammazzare il mondo dell’automobile, beh, sappiate che ci stanno riuscendo alla grande. Siamo ormai al punto di non ritorno e molti incominciano a piangere a causa di quella mazza da baseball elettrica che ci stanno infilando nel culo burocratici, politici, CEO e via discorrendo. Tutta gente che, di auto e di passione per l’auto, non capisce un beato cazzo. Quelli che stanno soffrendo più di tutti, ovviamente, sono le concessionarie che, oltre ad essere “obbligate” dalle Case automobilistiche ad acquistare automobili da lasciar ferme nei propri parcheggi, di automobili non ne vendono più. Sopravvivono con la manutenzione ma quando saremo invasi da elettrodomestici viaggianti, finirà anche la manutenzione e allora sì che saranno cazzi, amari. Anzi, cazzi senza zucchero.

Adolfo De Stefani Cosentino, presidente Federauto (Federazione concessionari auto), parla di tempesta perfetta. Primo: c’è la vulnerabilità del sistema produttivo per carenza di materie prime e semiconduttori. Secondo: abbiamo la possibile transizione green, ma con incentivi esauriti. Terzo: le conseguenze della pandemia. Minchia: si direbbe che non ne va bene una!

Tutto questo causa una continua decrescita del mercato auto, in una spirale negativa. Con effetti impietosi sui bilanci aziendali e i livelli di occupazione del comparto distributivo. Il Governo come reagisce?  Il disegno di legge Bilancio 2022 non prevede nessun finanziamento per l’acquisto di veicoli a zero e basse emissioni. “Interrompendo - dice De Stefani Cosentino - quel sostegno alle migliori tecnologie a oggi disponibili sul mercato. Che è indispensabile per accompagnare la clientela verso l’elettrico. Senza incentivi e con poche colonnine, non si capisce come si possa realizzare il Piano di rilancio, che prevede la massiccia diffusione di macchine alla spina”.

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Mercato auto: disperazione vendesi.

Intanto, Gian Primo Quagliano, presidente Centro Studi Promotor, parla di altra batosta per il mercato italiano delle vetture. Secondo le concessionarie, pesano la situazione economica generale (39% di indicazioni), l’emergenza sanitaria per il coronavirus (30%) e la demonizzazione del diesel (28%).

Ecco la previsione di Quagliano, sulla base delle dinamiche in atto: il mercato dell’auto chiuderà il 2021 con 1.460.000 immatricolazioni. Un livello veramente molto basso, soprattutto se si considera che per assicurare la regolare sostituzione del parco circolante italiano occorre un volume di immatricolazioni di 2.000.000 all’anno.

La conclusione è che il parco circolante italiano di autovetture, che è il più vecchio d’Europa, sarà ancora più vecchio, più inquinante e meno sicuro. Altro che mobilità elettrica del cazzo!!!!

Per il momento “godiamoci” - per quanto possibile – questi ultimi giorni del 2021 perché ci sono tutti i presupposti che il nuovo anno sarà ancora “più peggiore assai” di quello che stiamo archiviando. Buon anno a tutti e speriamo che “lui” ce la mandi buona…

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