Elettrico Mercedes Vision EQXX: che tombino elettrizzante!
* Articolo disponibile anche in versione audio (solo per gli iscritti)

Foto:

Un webinar globale (leggi: seminario interattivo tenuto su internet), uno show digitale, una… minchiata attuale! O moderna, se preferite! Ecco come Mercedes-Benz ha presentato in questi giorni al CES di Las Vegas quello che dovrebbe essere il meglio del suo futuro: la Vision EQXX.

Parliamo di elettrodomestici elettrici e si percepisce bene, già al primo sguardo. Al contrario di altre case automobilistiche, in questo caso (scusate il gioco di parole), si è optato per una sagoma, a dir poco, fuori dall’ordinario; soprattutto la coda, tagliata dall’alto verso il basso (una soluzione estetica inguardabile e improponibile).

Di che si tratta (o non si tratta)? Abbiamo a che fare con una berlinona, bella assettata, super lussuosa e piena zeppa di accessori avveniristici (che probabilmente non serviranno a un cazzo), come uno schermo interno largo quanto l’auto, “super intelligente”. Detto questo, veniamo al dunque: quanto è larga? Non lo sappiamo. Quanto è lunga? Non è dato a sapere. Quanti CV ha? Boh. Ma almeno quanti kW ha la batteria? Non lo sappiamo. In quanto tempo si ricarica? Mistero della fede. Qual è l’accelerazione 0-100? Non lo sappiamo. E la capacità del bagagliaio? Nessuno lo sa. E allora: perché cazzo è stata presentata in pompa magna questa Vision EQXX della quale anche il nome mi sembra proprio una gran bella cagata?

E qualcuno di voi potrebbe anche obiettare chiedendo “E allora perché ne scrivete?”. Semplice, perché, stando al notevolissimo risalto dato dai “giornalaisti” e dai media servi della gleba, pare che il 2022 sia nato sotto questa… stella! Voglio dimostrarvi per l’ennesima volta che la direzione che stiamo prendendo è davvero squallida e penosa. Tutti ne scrivono, tutti ne parlano, tutti dicono le stesse cose, i social sono pieni delle immagini di questo ennesimo elettrodomestico a quattro ruote del quale, l’unica notizia è…l’autonomia di questo cesso.

Foto:

Perché quell’unico dato comunicato in webnair (si dice così, no?), deve far riflettere. A livello virtuale, perché non sono stati forniti sufficienti parametri realistici, l’auto è (o dovrebbe essere) la prima a toccare i 1.000 km di autonomia, con una singola ricarica. In più, sul tetto sono installati dei sottili pannelli solari in grado di fornire fino a 25 km di autonomia extra mentre un assistente virtuale analizza lo stato della batteria e le condizioni ambientali come l'intensità del vento e la temperatura per fornire consigli in tempo reale su come ottenere una guida più efficiente. Insomma, qui qualcuno ha fumato della roba buona!!!

In conferenza, poi, si è parlato di 6 miglia a kWh; tanta roba, ma attendiamo, con fervente interesse, la prova su strada, per toccare con mano. Cercando, ovviamente, di non prendere la scossa! Con le elettriche, purtroppo, si sta instaurando la cattiva consuetudine, di spararla grossa, come per i consumi delle auto termiche. La differenza, però, è abissale: con un’auto a benzina, ti fermi e fai il pieno; con un’elettrica, al momento, se non ti fai bene i conti, come si dice a Roma “Resti pe strada”. Si tratta di una sorta di “Dolus bonus”, universalmente accettato, ma allo stesso tempo contestato. Comunque, l’auto, stando alle dichiarazioni, è frutto delle “ultimissime applicazioni tecnologiche”, derivate direttamente da Formula 1 e Formula E, costruita con super materiali, super leggeri e super tecnologici, sia per gli interni, che per gli esterni. Staremo a vedere, cosa sa fare effettivamente, su strada. Sempre che, in strada, ci arrivi…

Articoli suggeriti:

(*) Commenti, likes, ricerche, notifiche, articoli in versione audio, assenza di pubblicità e collegamenti ad altri contenuti esclusivi sono solo per gli iscritti a The Garage.

Se ti è piaciuto il post e vuoi vederne tanti altri pubblicati quotidianamente, iscriviti a The Garage!