Elettrico Mole Urbana: cos’è questo “coso”?
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Volete sapere perché tutti i media, in questi giorni, ne parlano? Semplice, perché quasi tutti i capi pagina-motori e capi redattore delle “eccellenze editoriali” motoristiche sono stati invitati per un week end a Venezia. Ovviamente a sbaffo… 

Questo “coso” si chiama Mole Urbana, è un quadriciclo pesante (per di più elettrico), disegnato da Umberto Palermo, che diventerà un prodotto industriale. Questo “coso” è stato presentato nell’ultimo week end di maggio al Salone Nautico di Venezia e si presenta, secondo i media di settore… “come risposta alle nuove esigenze della mobilità cittadina. Ecosostenibile, sicuro e versatile, è adatto per spostamenti di persone o per esigenze lavorative”.

Il “coso” sarà in vendita dal 2022 a un prezzo di acquisto tra i 14.000 e i 18.000 euro con formule di possesso “innovative”. Cosa vorrà poi dire “innovative” questo lo sanno solo loro. Forse perché, dopo un congruo anticipo, si potrà pagare una rata mensile per un tot di mesi e poi si potrà acquistarlo definitivamente o restituirlo? Mah…

Sentite le dichiarazioni di quel genio di Palermo…

“La mobilità urbana deve necessariamente tenere in considerazione l’uso oculato degli spazi, un intelligente uso di materiali e sistemi produttivi. Per questo ho pensato a un prodotto automotive diverso”. Questo parlano di “prodotto automotive diverso” ma io, onestamente, un po’ mi vergognerei ad andare in giro con questo “coso”. Sembra una carrozza, una cabina telefonica anni ‘70/80. E leggete il claim: “Energy saver: cambia davvero”. Ma secondo voi cosa deve cambiare questo oggetto non ben identificato?

“L’opportunità dell’elettrificazione deve essere accompagnata da una rivisitazione progettuale e da sistemi produttivi anche non automotive, perché la CO2 viene prodotta non solo dall’emissione dei veicoli”, precisa Palermo.

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Il “Coso”. Mole Urbana (anche qui, che bella fantasia nella scelta del nome) appartiene alla categoria dei quadricicli; ha le barre antintrusione per le porte laterali, la cabina a roll-bar di sicurezza, i sedili ampi con cinture di sicurezza imbarcate e ruote da 18 pollici per garantire migliore aderenza (sì, sperando che a 40 km/h non si capotti in curva).

“Il suo raggio di sterzata – dicono - è ampio per facilitare le manovre. L’interno è stato disegnato in modo da poter utilizzare i sistemi di connettività già in possesso, come smartphone e tablet. “I passeggeri troveranno un ambiente home/office confortevole grazie all’uso del legno, all’ampia visibilità e ai sedili con doppi braccioli e con sedute reclinabili per utilizzare al meglio lo spazio interno. La plancia in lamellare di legno è in realtà un vassoio contenitivo con forme e capienze differenziate adatte a rispondere in modo migliore a esigenze di lavoro o di uso turistico. L’ottimizzazione degli spazi genera quattro vani nella zona alta dell’abitacolo e un ampio vano bagagli nei “bauli” esterni”.

La manutenzione post vendita sarà affidata a Norauto Italia, che fa parte di Mobivia, gruppo che si occupa di manutenzione con oltre 2.000 punti di contatto in tutta Europa.

E le caratteristiche tecniche? Le caratteristiche tecniche sono in piena fase evolutiva e secretate, e verranno dichiarate nel dettaglio in concomitanza con il lancio commerciale durante il 2022, ma è stato già annunciato che l'autonomia garantirà una percorrenza tra i 100 km e i 200 km, e la velocità supererà i 50km/h (mi raccomando, occhio a non prendere multe per eccesso di velocità)

Mole Urbana la gamma (perché c’è anche una gamma, ovviamente). E’ stato previsto un sistema di ricarica solare ausiliario che si integra con il “powertrain elettrico” del veicolo, in fase di sviluppo (presentano il prodotto ma è tutto in fase di sviluppo) da parte della E-LECTRA di Cassino (FR) - società del Gruppo FAIST, che è in grado di agire da “extender range”, aumentandone l’autonomia e permettendo di mantenere il veicolo sempre carico anche in assenza di punti di ricarica.

La gamma di Mole Urbana comprende la versione "La Small" due posti, "La Corriera" 4 posti, "Il Pick-up" e, visto il forte sviluppo del delivery, le versioni "Il Lavoro" doppia cabina, "Lavoro Small", "Lavoro Maxi" e "Lavoro Negozio" per il mondo della vendita ambulante. Ma cosa si sono fumati questi con questo “Coso”? Ah, non mancano i mezzi per il delivery che possono contenere un volume da 1,8 a 4,4 metri cubi e contenere pesi superiori ai 350 kg. Le configurazioni/taglie saranno 2, a seconda del modello scelto: lunghezza 2,6 metri per le versioni più compatte e 3,7 metri per quelle più capienti. Il resto delle misure è comune ad entrambe le configurazioni: 1,5 metri di larghezza e 1,9 metri di altezza. Sulla base del principio del risparmio energetico Mole Urbana non avrà concessionarie proprie ma, nei termini del concept, individua in ambienti già esistenti i brand attenti all’eco-sostenibilità e di conseguenza il luogo per una “Temporary Experience”.

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