Attualità Motori benzina e diesel: i tedeschi mettono la retromarcia
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Vuoi vedere che qualcuno incomincia ad avere dei dubbi sull’elettrico a tutti i costi e subito? La Germania, per esempio, vuole continuare a produrre (e vendere) motori benzina e diesel anche dopo la fatidica data del 2035.

Voi cosa ne pensate? Non che la mia opinione conti molto ma, visto che ho la possibilità di esprimermi all’interno del magazine Thegarage.media, ve la voglio proprio dire: “a me mi pare ‘na strunzata”. Mi riferisco all’imposizione da parte dei cervelloni di Bruxelles di vendere, a partire dal 2035, solamente auto elettriche e/o elettrificate. La scusa è quella dell’ambiente, delle emissioni e del green (questo termine incomincia a starmi fortemente sulle palle perché è diventato un calderone dove si butta dentro di tutto). La realtà è che la “transizione ecologica” e la “mobilità sostenibile” sono il business del nuovo millennio.

Fatta questa premessa, torniamo ai fatti. Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti della Germania, Volker Wissing, al summit informale con i colleghi degli altri Paesi dell'Unione, svoltosi a Parigi, aveva di fatto ritirato il proprio sostegno incondizionato alle politiche comunitarie su questa materia. "La Germania intende proseguire coi motori endotermici anche oltre il 2035 – ha dichiarato Volker Wissing - a patto che essi possano essere alimentati esclusivamente da combustibili di origine sintetica".

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Mi sembra giusto: perché cambiare i motori quando puoi cambiare i carburanti?

Una tecnologia, quella dei carburanti ottenuti da processi più ecosostenibili, in favore della quale l'industria tedesca è in prima linea: da anni Bosch studia il diesel sintetico, e a sua volta anche Porsche sta investendo milioni di euro sulla produzione e-fuel.

Di questa presa di posizione del governo tedesco ne è particolarmente felice il presidente dell’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) Paolo Scudieri che ha dichiarato: "Siamo favorevoli all'impiego dei carburanti sintetici e dei biocarburanti, per un approccio tecnologico neutrale. Ecco perché accogliamo con favore la nuova posizione espressa dal governo tedesco rispetto alla proposta della Commissione europea di mettere al bando i motori endotermici in Ue dal 2035. Siamo concordi nel ritenere che questa tecnologia possa, invece, dare un contributo importante alla decarbonizzazione della mobilità".

E ci voleva tanto? Mi sembra una proposta ragionevole, sia in termini di rispetto dell’ambiente sia in termini di rispetto per la gente comune. Soprattutto quella gente che ama le automobili e che non può permettersi il lusso di spendere 30.000 e oltre per un elettrodomestico viaggiante. Elettrodomestico che viaggia con energia la quale, visto l’andazzo (leggi invasione Ucraina, sanzioni e crisi del gas), non è che te la regalano.

Per Scudieri, quindi, la soluzione (che io personalmente condivido) può arrivare "attraverso l'impiego dei carburanti sintetici e dei biocarburanti, nonché nel sostenere la necessità di un approccio tecnologico neutrale, che lasci spazio a più soluzioni per l'abbattimento delle emissioni di CO2, anziché concentrarsi esclusivamente sul veicolo elettrico”.

Già, il veicolo elettrico: ma è proprio indispensabile? Oltre alla lavatrice, alla lavastoviglie, al forno microonde e al frigorifero, perché ci devono obbligare ad avere in garage anche un’auto elettrica?

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