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Sono finiti gli incentivi e il mercato dell’automobile torna a 60 anni fa. Sapete quante vetture sono state immatricolate nel mese di aprile? 145.033.
Certo, il confronto con il mese di aprile 2020 (4.296 auto vendute), causa Covid-19, è impietoso e non si può fare. Il confronto, però, può essere fatto con il mese di aprile del 2019 rispetto al quale c’è da segnalare un bel -17,2%. Percentuale simile se si mette a confronto il primo quadrimestre 2021 con il primo quadrimestre del 2019: - 16,8%.
Diamo i numeri. Questi cali non riflettono però l’effettiva situazione del mercato che è in realtà molto più negativa di quanto appaia dalle statistiche e ciò perché nel 2019 non erano in vigore incentivi per le vetture più richieste, che sono quelle con emissioni di CO2 da 61 a 135 gr/km, mentre dal 1° gennaio 2021, per questa fascia di autovetture, erano in vigore incentivi per la bellezza di 250 milioni di euro. Questo stanziamento ha indubbiamente sostenuto la domanda senza riuscire però a compensare completamente l’impatto ultra negativo della pandemia. Analizzando le immatricolazioni per alimentazione, continua il declino delle autovetture diesel e benzina, la cui fetta di mercato si riduce progressivamente a favore delle ibride ed elettriche. Le autovetture diesel, per il terzo mese consecutivo, non superano la soglia del 25% di quota e rappresentano il 22,5% del mercato di aprile e il 24,4% del mercato del primo quadrimestre 2021. In lieve risalita, rispetto a marzo, la quota di autovetture alimentate a benzina: il 32,1% nel mese e il 33% nel cumulato dei primi quattro mesi.
La beffa.
Se poi consideriamo che questi incentivi si sono esauriti l’8 aprile con la prenotazione di incentivi da evadersi a breve, beh… con quello che costano e con i pochi soldi che hanno da spendere gli italiani, chi cacchio compra più una vettura a basso impatto ambientale?
Si ritorna a 50 anni fa.
La spinta degli incentivi prenotati prima dell’esaurimento dei fondi dovrebbe continuare nella prima metà di maggio. Poi, secondo il Centro Studi Promotor, “per il mercato dell’auto si aprirà una crisi ben più severa di quella del primo quadrimestre di quest’anno che potrebbe portare il 2021 a chiudere il suo consuntivo anche molto al di sotto del risultato catastrofico del 2020 in cui, con 1.381.646 auto vendute, si ritornò ai livelli di 50 anni fa, cioè degli anni ’70 del secolo scorso”.
Una catastrofe.
Un altro calo su questi livelli aprirebbe uno scenario catastrofico per il mercato italiano dell’auto che potrebbe precipitare addirittura sui livelli degli anni ’60 del secolo scorso con tutto quello che ne consegue anche per il prodotto interno lordo del Paese su cui l’incidenza dell’auto e del suo indotto tocca il 13,5%.
È quindi assolutamente necessario che il Governo metta a disposizione altri fondi per invogliare la gente ad acquistare nuove vetture di fascia di emissioni da 61 a 135 gr/Km di CO2. Altrimenti sarà il collasso. Però, una soluzione ci sarebbe: ce ne sbattiamo delle auto elettrificate, torniamo all’endotermico e rispolveriamo i miti di un tempo. Sì, è vero: probabilmente inquineremo di più, ma il divertimento sarebbe assicurato.
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Cpavo - 27 May 2021
mahh. perche lo stato ( che siamo noi) dovrebbe dare incentivi a fondo perduto ai conce. per vendere auto ? ma che logica é? io compro se posso se non posso ..niente , usato o aspetto come si faceva una volta .. e li si vede il vero mercato