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Una delle cose più avvincenti dell'idea di costruire una kit car è che è come una tela appena tesa, una base su cui un costruttore può proiettare la propria personalità, i propri gusti e le proprie aspirazioni. L'esperienza offre la possibilità di trasformare la propria visione o sogno automobilistico in realtà. Come qualcuno che ha trascorso la propria adolescenza a disegnare all'infinito auto esotiche e immaginarie. E' sempre stato un concetto allettante per il sottoscritto.
Quelli tra i più talentuosi e abili costruttori di kit car o "pezzi unici" su misura sono davvero fonte di ispirazione per noi comuni mortali. C'è qualcosa di molto personale e potente nel loro lavoro. Quelli di noi che devono ancora realizzare progetti così ambiziosi possono solo gioire indirettamente dei loro risultati. Le loro creazioni sono la prova che si può fare, nonostante le molte sfide scoraggianti che si devono ogni giorno affrontare.
L'auto in questione è opera del costruttore americano Steve Briscoe, ed è un altro esempio di scultura visionaria. Si chiama "Novetta" e il suo creatore la descrive come "una sportiva da corsa costruita nell'idea unica di auto popolare da corsa di piccola cilindrata, come quelle costruite in modo indipendente degli anni '60 e concepite per competere con auto come Elva, Ginetta, Porsche 356, e le bellissime Alfa TZ del periodo".
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Il telaio della Novetta
Tutto inizia con il telaio, che è un telaio in tubi d'acciaio a sezione scatolata, con roll-bar integrato e barre laterali rinforzate per la sicurezza e per offrire una certa rigidità in più. Le sue sospensioni sono costituite da bracci anteriori tubolari, con sterzo a pignone e cremagliera, ed un assale anteriore Ford accorciato da 8 pollici controllato da un sistema a quattro barre di lunghezza disuguale nella parte posteriore.
I pneumatici Firestone avvolgono cerchi in lega forgiati e leggeri.
La Novetta e' mossa da un motore 2.0 litri proveniente dall'ultimo modello di Ford Capri con due carburatori Dellorto, una singola camma in testa ad alte prestazioni, collettori di scarico in acciaio inossidabile che portano a un unico scarico laterale che esce dalla carrozzeria sul lato del passeggero. Le funzioni di raffreddamento sono gestite da un radiatore, montato davanti al motore con un angolo di circa 20 gradi, e da una ventola elettrica. La potenza viene erogata tramite un cambio manuale a 4 marce al retrotreno con trazione posteriore e differenziale da 8" di una Mustang del '67.
Gli interni della Novetta
L'estetica delle auto da corsa degli anni '60 continua negli allestimenti interni. Il guidatore è accolto da sedili avvolgenti in fibra di vetro per risparmiare peso, avvolti in vinile pieghettato. Il cruscotto è dominato da un grande tachimetro, affiancato da interruttori generici etichettati con nastro e una gamma completa di indicatori VDO. Il volante in legno e il cambio con pomello stile Porsche 917 sono fatti a mano. Le cinture di sicurezza con specifiche militari e fibbie a sgancio rapido mantengono il conducente e il passeggero al sicuro in posizione.
Tutto questo è avvolto da una sinuosa carrozzeria in fibra di vetro dalle proporzioni classiche, in linea con il tema. I fan delle kit car americane vintage possono ricordare qualcosa di familiare guardando la Novetta. Il suo adorabile guscio è nato come FiberFab Banshee (alias Caribee) ma è stato notevolmente modificato rispetto al'origine.
Le porte ad ala di gabbiano della Banshee sono sostituite da una configurazione più convenzionale. Anche i passaruota sono stati rielaborati con archi leggermente svasati, consentendo un montaggio più muscoloso di ruote e pneumatici e facendo sembrare la carrozzeria più bassa sul telaio. Anche il lunotto curvo in plexiglass è stato modificato in favore di uno posteriore piatto con prese d'aria in stile aeronautico.
Anche la fascia anteriore e quella posteriore sono state riviste rispetto a quelle di serie. La sua apertura della griglia è rimodellata in un modo che evoca un Lister vintage o un'Aston Martin, con incavi a forma di lacrima su entrambi i lati che ospitano le luci ausiliarie. Al posteriore le cose non si discostano troppo dalla scocca originale, ma lo spoiler a coda di rondine è stato rimodellato e parte della superficie posteriore è inserita nella carrozzeria, con prese d'aria aggiunte tra le luci posteriori.
Altri dettagli interessanti includono l'uso del parabrezza di una Corvette del '63, le cerniere del bagagliaio di una portiera della Mini Cooper, le maniglie del bagagliaio MGB sulle portiere, un tappo del carburante vintage Enots a riempimento rapido che alimenta un serbatoio in alluminio da 15 galloni, luci Lucas di vario tipo per lr principali e indicatori di direzione, nonché luci di posizione di una Maserati. Le luci posteriori Pontiac degli anni '50 segnalano la frenata. I fendinebbia Mustang aiutano a riempire la griglia. Il colore della Novetta è "Boxwood Green", originariamente trovato sui Ford Trucks vintage degli anni '50, con accenti in Baffin Blue.
Nel complesso, la Novetta è un'auto straordinariamente bella. L'artigianato e l'attenzione ai dettagli che si trovano in questa costruzione sono evidenti ovunque si guardi. Raggiunge magistralmente il suo obiettivo di catturare l'essenza delle corse su strada degli anni '60 con uno stile corretto del periodo e parti vintage a bizzeffe.
Auto come la Novetta sono l'essenza di questo stupenda passione e hobby.
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Marco Colombo - 26 Aug 2021
Ma se ho capito é un pezzo unico?