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A ciascuno il suo V6. Anche ad Opel che nel 1992 produsse il suo primo propulsore a “V”. Si chiamava ECOTEC-V6 e inizialmente fu messo a disposizione della Opel Vectra, poi anche su Calibra, sulla monovolume Opel Sintra e sull’ammiraglia Opel Omega.
In un periodo dove le frasi che più vanno di moda sono “transizione ecologica” e “processo di elettrificazione” (non vi hanno un po' stufato?) rendiamo omaggio, alla faccia dell’elettrico e dell’ibrido, al primo V6 costruito da Opel.
Grazie a un lavoro certosino, gli ingegneri del Centro di Sviluppo Tecnico erano riusciti a contenere gli ingombri esterni ricorrendo, caso unico per un motore V6, a bancate inclinate fra loro di 54° ed a valvole di aspirazione e scarico asimmetriche. All’epoca il nuovo motore Opel era quindi il più compatto motore V6 a 24 valvole esistente al mondo.
La versione originale – utilizzata su Opel Vectra e Calibra - aveva una cilindrata di 2.498 cc, sviluppava una potenza di 170 CV (125 kW) a 6.000 giri/minuto e, grazie alle sue dimensioni interne quasi "quadre" (alesaggio/corsa 81,6 x 79,6 mm), offriva concreti vantaggi in termini di silenziosità, progressione e consumo di benzina. Il motore ECOTEC-V6 si segnalava inoltre per le ridotte emissioni dello scarico e anticipava di quattro anni la nuova normative dalle Comunità Europea. La coppia massima di 23,1 kgm (227 Nm) a 4.200 giri/minuto poneva Opel Vectra V6 fra i modelli al vertice del segmento.
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La successiva edizione aveva la cilindrata di 3.000 cc – impiegata invece sulla Opel Omega MV6 e sulla Opel Sintra – ed era un motore quasi "quadro" (alesaggio/corsa 86 e 85 mm) cosa che si traduceva in una serie di vantaggi in termini di regolarità ed elasticità di funzionamento nonché in consumi più contenuti. Con una cilindrata totale di 2.962 cc, sviluppava una potenza 210 CV (155 kW) a 6.200 giri/minuto e aveva una coppia massima di 27,5 kgm (270 Nm) a 3.600 giri/minuto. Il motore disponeva di oltre 24,5 kgm (240 Nm) - il 90% cioè della sua coppia massima, già a 2.400 giri/minuto. Questa versione presentava inoltre soluzioni tecniche particolarmente raffinate come, ad esempio, il sistema d'aspirazione Multi-Ram ad effetto dinamico e della gestione elettronica "autoapprendente".
Entrambi i propulsori appartenevano alla nuova famiglia di motori ECOTEC (Economy Consumption Optimization Technology) caratterizzata da bialbero a 4 valvole per cilindro progettati e costruiti da Opel. Testata in alluminio, gestione elettronica, candele a lunga durata (60.000 chilometri) erano altre caratteristiche comuni dei motori Opel ECOTEC che si segnalavano inoltre per i bassi consumi e l'alta coppia motrice ai bassi regimi.
I motori ECOTEC-V6 e le testate dei propulsori di 1.800 e 2.000 cc erano prodotti nella fabbrica-pilota di Ellesmere Port, nella regione nord-occidentale dell'Inghilterra. Questo impianto (inaugurato il 4 novembre 1992) utilizzava una catena di montaggio altamente automatizzata e funzionava secondo il principio della produzione snella ovvero con il minimo indispensabile di pezzi in magazzino e consegna "Just-in-time" di parti e componenti da parte dei fornitori esterni. L'ECOTEC-1.6 e le altre parti dei motori 1.800 e 2.000 erano costruiti negli stabilimenti di Szentgotthard, in Ungheria, e di Kaiserlautern, in Germania.
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