Attualità Pedaggio autostradale: dal 1° luglio aumenta di brutto
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Vi siete beccati il Covid-19? State subendo le conseguenze della guerra con relativa crisi energetica tanto da non arrivare a fine mese? Cosa? Vorreste andare anche in vacanza? Bene, dopo il caro benzina, ecco il caro pedaggio. Così, giusto per confermare che siamo in mano a delle associazioni a delinquere con diritto di inchiappettamento…

Che il pedaggio autostradale aumenti all’inizio dell’estate non è certamente una novità, ma che venga fatto anche in questo momento di crisi pazzesca significa non avere rispetto per le persone in difficoltà. In fondo c’era da aspettarselo: cosa si può pretendere da chi non si fa scrupoli pur di mettere le mani nelle tasche degli italiani? I rincari, infatti, hanno interessato qualsiasi cosa che riguarda i cittadini, dai beni di prima necessità alle bollette per l’energia elettrica e passando naturalmente anche per i carburanti. Aumenti a ripetizione, quindi, e alcuni interventi del governo come quello sulle accise per la benzina, più che un aiuto concreto si sono dimostrati delle vere e proprie prese per i fondelli.

In arrivo l’aumento dei pedaggi autostradali dal prossimo primo luglio. Questo è quanto deciso da Telepass. Dopo gli aumenti di pasta, pane e altri beni di prima necessità. Dopo il salasso sulle bollette energetiche per le utenze domestiche e dopo l’aumento esponenziale di diesel, benzina e metano, ecco che arriva l’aumento di un altro servizio molto utilizzato, quello autostradale.

Il pedaggio, dal primo luglio costerà di più. Un aumento che potremmo definire del tutto consueto se non addirittura fisiologico. Ogni inizio estate, statistiche alla mano, arrivano gli aumenti dei pedaggi autostradali. Quasi a cercare di fare cassa nel momento in cui comunemente le autostrade sono maggiormente trafficate.

La cosa che fa maggiormente girare le palle è che questo aumento del pedaggio non dipende assolutamente dalla crisi economica proveniente dalla pandemia, e nemmeno per la grave emergenza della guerra tra Russia ed Ucraina. L’aumento deriva, da una decisione dell’azienda che controlla i pedaggi automatici delle autostrade italiane: la Telepass. La scusa, poi, è sempre la stessa: l’ammodernamento degli impianti. Ma se le nostre autostrade sono peggio di quelle africane!!!

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In aumento Telepass Family e Opzione Twin. L’aumento del costo del pedaggio autostradale è stato già comunicato dall’azienda, che ha “avvisato” i suoi clienti. Una comunicazione a seguito di decisione unilaterale quindi. Sono due servizi molto utilizzati di Telepass a salire in misura considerevole. Per esempio, sale del 55% l’opzione base Telepass che costa 12,40 euro. Aumentano di 0,57 euro e di 0,28 euro rispettivamente le opzioni Telepass Family e Opzione Twin. L’Opzione base di Telepass, fissata a 12,40 euro adesso come negli ultimi 25 anni, l’aumento sarebbe del 55%. Come già detto, l’azienda ha dato le sue motivazioni agli aumenti, spiegando che i soldi serviranno per gli investimenti futuri in tecnologia, per migliorare i servizi offerti ai clienti e per dotarsi di mezzi sempre più all’avanguardia.

La notizia ha fatto storcere il naso a parecchi italiani. Ed a molti altri è balenata in testa l’idea che l’azienda non poteva mettere mano alle tariffe così su due piedi.

La modifica unilaterale del contratto, è ammessa dalle regole italiane in materia di mercato, e quindi dall’Antitrust.  L’unico vincolo è quello del tempo concesso al cliente per disdire il contratto nel caso in cui non trovi più conveniente, equo e giusto il prezzo alla luce degli aumenti. Ed è proprio quello che Telepass ha fatto. Infatti, annunciando gli aumenti dal primo luglio prossimo, già oggi, si è dato tempo a chi vuole disdire il contratto, di farlo fino al 30 giugno prossimo. E poi scatteranno gli obblighi per i clienti. Si dovrà restituire il dispositivo entro 6 mesi dalla sopraggiunta disdetta. Per annullare il contratto è necessario inviare la disdetta a Telepass SPA tramite email.

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