Curiosità Pneumatici: ma gli italiani si rendono conto della loro importanza oppure no?
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Secondo un’indagine realizzata da Polizia Stradale e Assogomma, sulle strade italiane non siamo messi benissimo, con pneumatici non in regola e auto sempre più vecchie e senza revisione.

Insomma, mentre quelli di Bruxelles e Strasburgo vogliono imporre l’elettrico a tutti i costi (che costa molto di più), sulle strade italiane aumentano i rischi perché gli italiani non solo non hanno soldi per acquistare una macchina nuova, ma non si possono nemmeno permettere di riparare la macchina vecchia.

Diamo un po' di numeri (in tutti i sensi). In Italia risultano immatricolati circa 53,1 milioni di veicoli di cui 39,8 milioni di vetture con un’età media di 12 anni e 3 mesi. Sono il 59% le vetture con oltre 10 anni di età. Durante il 2020-2021 si è assistito ad un ulteriore invecchiamento del parco circolante che si attestava a 11 anni e 8 mesi. Questo è un dato in peggioramento da anni. 

La pandemia ha peggiorato anche la sicurezza stradale. Si tratta ovviamente di un effetto indiretto e condizionato anche da altri fattori, ma è evidente che negli ultimi anni una consistente percentuale di automobilisti non solo non hanno sostituito la loro automobile, come dimostrano i dati di vendita in forte riduzione con il conseguente invecchiamento del parco circolante, ma non hanno nemmeno provveduto alla manutenzione delle vetture. Lo evidenziano i risultati della diciassettesima edizione dell’indagine “Vacanze Sicure” condotta su 13.500 vetture controllate. Ad illustrare i dati raccolti il Direttore del Servizio Polizia Stradale, Paolo Maria Pomponio, e il Direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti. 

L’indagine condotta dagli agenti della Polstrada aveva lo scopo di verificare lo stato delle gomme delle automobili e le loro possibili avarie ed irregolarità ovvero la corretta omologazione, la corrispondenza dei parametri dimensionali e prestazionali riportati in carta di circolazione, l’eventuale presenza di tagli e/o danneggiamenti visibili ad occhio nudo. Occhi puntati ovviamente sulla profondità del battistrada che per legge deve essere come minimo di 1,6 mm. Due anni di pandemia, recessione economica e guerra hanno fatto registrare un segno fortemente negativo sul ricambio del parco circolante, ma anche sulla manutenzione delle vetture. I dati elaborati sul modello del Politecnico di Torino sono sconfortanti ed in linea generale, si può dire che siano mediamente i peggiori di sempre. Le regioni coinvolte per questa diciassettesima edizione del progetto ideato da Assogomma e Federpneus sono state la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Basilicata, la Campania e la Sicilia. 

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In Italia risultano immatricolate quasi 40 milioni di vetture con un’età media di 12 anni e 3 mesi, ma sono quasi il 60% quelle con oltre 10 anni di età e purtroppo queste percentuali sono in continuo peggioramento. L’età media del campione di vetture controllate è più giovane della media nazionale e si attesta a 9 anni e 10 mesi, quindi dovrebbe mostrare una migliore condizione. Nelle regioni oggetto di indagine sono immatricolate 17 milioni di vetture pari al 43,5% del totale nazionale (Fonte Aci 2021). I dati dell’indagine, confermano che con l’aumentare dell’età dei veicoli crescono anche le mancate revisioni, i danneggiamenti degli pneumatici sulle spalle e le disomogeneità per asse: vale a dire che più è vecchio un veicolo quanto maggiore sono queste sue non conformità. Gli pneumatici lisci invece sono una costante che si attesta mediamente al 9% per tutte le età dei veicoli controllati.

I veicoli con meno di dieci anni presentano problemi agli pneumatici in un controllo su quattro (il 25% del campione). Per i veicoli con oltre dieci anni di anzianità la percentuale sale a circa il 40% del campione, cioè due auto su cinque. Ciò evidenzia che negli ultimi anni gli automobilisti non solo non hanno sostituito la loro automobile, come dimostrano i dati di vendita in forte riduzione con il conseguente invecchiamento del parco circolante, ma non hanno nemmeno provveduto alla manutenzione. Le non conformità relative ai soli pneumatici sono aumentate sensibilmente. Dal 2011 ad oggi sono stati controllati nell’ambito della Campagna Vacanze Sicure quasi 100.000 veicoli. A fronte di 1 veicolo con pneumatici non conformi nel 2011 oggi ce ne sono 3,5. I veicoli con equipaggiamento non omogeneo sono quasi il 5% del campione. Si tratta di quelle automobili che montano pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure sono equipaggiate con due pneumatici invernali sull’asse trattivo e due estivi al posteriore, il cosiddetto «equipaggiamento misto». Nel primo caso si tratta di un equipaggiamento vietato, nel secondo caso il montaggio è consentito per legge ma vivamente sconsigliato tecnicamente per ovvie ragioni di diverso comportamento degli pneumatici al suolo. 

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