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Non per fare il saputello ma sapete cos’era la Can-Am? Era la Canadian-American Challenge Cup, una competizione automobilistica “vetrina” alla quale partecipavano auto super sportive.
Fra il 1966 e il 1974, periodo in cui si svolse la Ca-Am, Porsche guardò con grande interesse le gare di quel campionato. Il motivo? Semplice. Il mercato americano era molto appetibile dal punto di vista commerciale, e partecipare a quelle competizioni significava farsi notare in quanto terreno ideale per sperimentare soluzioni tecniche che i regolamenti europei non permettevano.
Ecco perché, per iscriversi alla Can-Am serviva una vettura veloce, affidabile, vincente e super competitiva onde evitare di fare brutte figure soprattutto con la MacLaren che, anche allora, sfoderava auto potenti, veloci e aerodinamicamente eccellenti. Nonostante fossero pur sempre il frutto del lavoro di una “piccola azienda” che montava dei V8 derivati dai motori prodotti in serie dalla Chevrolet.
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La formula tecnica vincente.
Quando Porsche trovò la formula tecnica giusta, ovvero quella del motore 12 cilindri contrapposti di 5,0 litri sovralimentato con due turbocompressori montato su uno chassis derivato da quello della 917, gli avversari dovettero arrendersi. La Porsche 917/10, infatti, vinse il campionato Can-Am 1972 con George Follmer. Tuttavia, prima di deliberare la formula della sovralimentazione, nel 1971 in Porsche fecero un esperimento sensazionale, creando un inedito motore a 16 cilindri contrapposti derivato dal 12 cilindri della 917 con l’aggiunta di due coppie di cilindri alle estremità del blocco motore.
La potentissima Porsche 917 16 cilindri
Hans Mezger e Ferdinand Piëch presero un telaio della 917 PA, cioè la versione a barchetta con la coda corta (Kurz) che montava il 12 di 4,9 litri, e installarono il nuovo motore.
Fu Mark Donohue a provare per primo la 917 16 cilindri ricavandone una buona impressione, ma lo sviluppo parallelo del 12 cilindri sovralimentato fece capire che quella era la strada e che con un motore relativamente più compatto e piccolo di cilindrata si potevano ottenere potenze decisamente superiori.
Per questo fu breve la vita della Porsche 917 16 cilindri che lasciò la strada alla 917/20 che a sua volta la cedette alla 917/30; quest’ultima, tra l’altro, con Donohue al volante, vinse il Campionato Can-Am del 1973 decretando praticamente la fine della categoria per manifesta superiorità. Con potenze di 1200 CV la 917/30 costrinse gli avversari a salire ancora di cilindrata e a rischiare molto in affidabilità.
L’unico esemplare esistente della Porsche 917 16 cilindri è oggi conservato al Porsche Museum. Quindi, se siete nei pressi di Stoccarda…
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Nicola - 20 Jul 2021
Non per essere polemico ma... L'articolo e le foto sono molto, molto simili a quello pubblicato su autotecnica del 28 Aprile 2021: https://www.autotecnica.org/porsche-917-16-cilindri-assalto-alla-can-am/