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Ciao, sono Stefano e oggi vi voglio raccontare di quella volta che la mia vita in un certo senso cambiò grazie ad un auto.
Fino al lontano 2003, le nostre vacanze famigliari consistevano nella classica settimana al mare d'estate e la cosiddetta setimana bianca d'inverno.
Con l'arrivo di questa Land Cruiser ma soprattutto per tentare di dare un senso a tale mezzo, decisi di intraprendere quello che fu il nostro primo viaggio, alla volta della Tunisia.
Ci presentammo al porto di Genova col mezzo strettamente di serie, una tenda acquistata da Decathlon, un piccolo compressore portatile e una pala da sabbia nel bagagliaio.
Inutile dire che tornammo da un avventura che rimarrà indelebile nei nostri ricordi, dopo alcune peripezie (e senza un vetro), carichi di entusiasmo e nuova consapevolezza.
Il primo contatto con la sabbia Sahariana è indescrivibile, dopo un primo momento di adattamento e incertezza (e una paio di piantate), una volta capito che bisognava bloccare il differenziale centrale e portare gli pneumatici a circa 1 bar, il mezzo si è dimostrato efficace e incisivo.
Spesso gli avvenimenti al momento drammatici col tempo e il ricordo rendono il viaggio "speciale", e non ci fu risparmiato neanche questo.
Dopo un pernottamento in hotel a Sfax, al mattino trovammo il vetro posteriore in frantumi, il Garmin e qualche vestiario sottratto. Dopo un primo momento si smarrimento, decidemmo di recarci presso la locale filiale Toyota, invano siccome il vetro ci avrebbe messo dei giorni ad arrivare. Lì ci notò un ragazzino, che ci fece intendere di aspettarlo in quel punto. Bene, partì spedito col suo improbabile motobecane e tornò dopo una buona mezzora con un pannello di plexiglass sottobraccio. Ma volle fare proprio un lavoro di fino e munito di taglierino, sagomò il pannello a misura di vetro. Alla fine ci chiese una cifra improponibile ma come è risaputo nei paesi Arabi è doveroso e direi rispettoso contrattare e alla fine ci accordammo.
Da quella volta abbandonammo la consultazione di cataloghi patinati di agenzie viaggi e tour operator e iniziammo a scrutare mappe e rotte GPS di località remote e poco conosciute.
Oggi quella Land Cruiser è ancora con noi (e con i segni del taglierino), anche se affiancata da un altro modello Toyota più adatto ai viaggi overland, ma questa è l'inizio di una e molte altre avventure che vi racconterò nelle prossime "puntate", qui, su The Garage.
Stefano Molteni
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Giuseppe - 06 May 2021
Bel racconto. Grazie