Auto Artigianali Raffo Belva- Italiana di Inghilterra
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Introdotta nel 1996, la Raffo Belva è stata creata da un ristoratore italiano nato nel Lancashire, in Inghilterra, di nome John Raffo. John è stato lodato soprattutto per le sue lasagne e si dice che abbia "la migliore pizza di Preston" ma sebbene godesse del successo nel settore della ristorazione, la sua vera passione segreta era l'automobile.
 
John Raffo ha iniziato a correre con una Chevron B8 all'inizio degli anni settanta e alla fine ha iniziato a costruire kit di automobili per passione. In principio ha creato una GTM modificata in casa e poi è passato a produrre una vera e propria gamma di auto con il suo nome Raffo con particolare attenzione all'utilizzo in pista. Come si scopri, John era in realta' un ingegnere di talento oltre ad avere una tipica abilità culinaria Italiana. L'apice di questi sforzi da appassionato progettista automobilistico è stato sicuramente il modello Belva.

Parlando sull'origine del nome per questo modello John disse: "Beh, una sera nel Natale 1990 stavamo guardando la televisione, era in onda uno dei programmi di Richard Attenborough, sulle Tigri. Mia moglie si è seduta lì e una Tigre è passata sullo schermo ed lei esclamò: "che bella belva, che bella bestia".
Questo è ciò che significa belva e ho pensato: "che nome dannatamente bello!"

Dopo quell'epifania ha iniziato a disegnare questa Bestia. "Il design era un pò retrò in certi aspetti... Un po' come una Ferrari P4 nella parte anteriore", ha ricordato in un'intervista John, mentre altre ispirazioni sono state trovate in "Aerei e monoposto degli anni '50 con quella forma a botte". Raffo aveva intenzioni beh precise anche sulla meccanica: "Volevo che fosse piccola. 6-7 pollici più lunga di una Mini, ovviamente più larga. Trovo le piccole auto facili da guidare sulle 'B-road'" (le strade secondarie di campagna in Inghilterra).

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Il prototipo Raffo Belva

La costruzione di un prototipo è iniziata all'inizio degli anni '90, partendo da un modello in scala e proseguendo con la realizzazioni del telaio e degli stampi della carrozzeria in fibra di vetro. La Belva a grandezza naturale sarebbe stata mossa da un motore 4 cilindri da 2,0 litri proveniente dalla Vauxhall Calibra ed, a differenza delle versioni successive, aveva porte convenzionali ed un tetto rimovibile. Le Belva costruite in seguito erano coupé con porte ad ala di gabbiano con tetto chiuso e piccole prese d'aria integrate nel vetro laterale delle porte. La carrozzeria era in vetroresina, montata su un telaio scatolato in acciaio, con il motore montato trasversalmente al centro nel posteriore del telaio.

L'auto di produzione è stata venduta in kit di montaggio ed ha utilizzato invece il motore Ford Zetec e il cambio della Ford Mondeo invece dell'unità Vauxhall del prototipo. La cremagliera dello sterzo proveniva dal quel tombino di Ford Sierra e freni a disco pure.

Il corpo era una monoscoca a vasca in un unico pezzo, con cofano anteriore e cofano del bagagliaio separati, le porte a doppia parete con apertura ad ala di gabbiano. Il parabrezza era in cristallo realizzato su misura mentre i vetri laterali erano in perspex.

Il telaio era costituito da un multitubolare in acciaio da 16, una sezione scatolata, con barre sottoporta pesanti e protezione antiribaltamento integrale. L'intero telaio era verniciato a polvere in fabbrica. La sospensione anteriore era completamente indipendente, con montanti in fusione di alluminio, bracci trasversali in nylon, barre antirollio e ammortizzatori a molla elicoidale regolabili. La disposizione posteriore era di tipo MacPherson con montanti in acciaio e smorzamento regolabile.

Nonostante i modesti 135 CV erogati dal suo motore Ford, la Belva era un animaletto vivace perché l'intero pacchetto pesava solo 800kg. Grazie alla sua leggerezza e all'aerodinamica, la Belva ha ottenuto un tempo di 0-100kmh in meno di 6 secondi e una velocità massima di 220kmh.

Alla fine sono state realizzate solo 7 Raffo Belva, oltre al prototipo, nonché una unica versione roadster denominata "Belvetta" (Belva + Barchetta) che è stata costruita nel 1997. Pochi anni dopo John Raffo si ritirò con la moglie in Italia consegnando il progetto alla Harlequin Autokits. Non è chiaro se abbiano prodotto ulteriori esemplari ma nel 2005 il progetto è passato di nuovo di mano. L'attuale proprietario, Mike Phillips, intende rilanciare l'auto in una forma ingrandita per ospitare motori più grandi e più spazio per i passeggeri.

Purtroppo, John Raffo è morto nel gennaio del 2016, all'età di 79 anni. Solo il tempo dirà se la sua "bella bestia" tornerà e in che forma. Indipendentemente da ciò, è una bella eredità per un uomo vivace e creativo che ha toccato la vita di molti appassionati ...non solo culinari.

RICHARD HAMMOND prova una RAFFO BELVA: https://www.youtube.com/watch?v=zdHMLjUaFio

 

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