Curiosità Silk-Faw, una joint venture cino-americana.
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Nascerà a Reggio Emilia la Motor Valley voluta dal nuovo gruppo automobilistico nato dalla collaborazione fra l’americana Silk Ev e la cinese Faw. 

Certo, in tempi di pandemia, una collaborazione di questa portata fra un’azienda americana e una cinese, pochi se lo sarebbero immaginato. Bisognerebbe chiedere a Biden cosa ne pensa, no?

Sarà operativo entro il 2022. Il nuovo polo produttivo sarà operativo tra una ventina di mese circa, grazie ad un investimento di oltre 1 miliardo di euro. La cosa bella? Porterà la creazione di parecchi posti di lavoro (si parla di oltre un migliaio). Nei giorni scorsi, infatti, è stato fatto l’atto di vendita del terreno che ospiterà i 320mila metri quadrati di polo mentre la firma definitiva verrà posta fra due mesi.

Saranno prodotte hypercar elettriche. Nel polo saranno progettate e realizzate le hypercar elettriche Hongqi S9, la prima della serie “S”, disegnate dal grande (anche di età, ormai) Walter de Silva e VP Styling and Design di Silk-Faw. Inizierà anche la campagna acquisti per la composizione del management e già si fanno dei nomi: uno, per esempio, è quello di Amedeo Felisa, nominato special advisor del presidente Jonathan Krane.

Felisa, già CEO e membro del Cda di Ferrari Worldwide, dove ha lavorato per 26 anni, guiderà il lancio della nuova Hongqi Serie “S'” Modena/ Changchun, definirà la strategia globale della società e supervisionerà l’esecuzione di tutte le fasi del business plan. In pratica, farà (quasi) tutto lui.

“La mia passione per le vetture ad alte prestazioni mi porta ad accogliere con grande favore l’opportunità di lavorare con Silk-Faw per sviluppare la prossima generazione di vetture premium – ha dichiarato Felisa - Il nostro investimento nella Motor Valley costituisce per l’area un contributo di lungo periodo. Stiamo cercando i migliori talenti dell’ingegneria e del settore automotive, grazie ai quali, attraverso la nuova serie “S” di Hongqi, accresceremo il nostro know how a livello ingegneristico e tecnico per un prodotto di lusso in Cina”.

Ora, per l’economia italiana va benissimo che abbiano scelto il territorio di Reggio Emilia per la costruzione della nuova Motor Valley (il lavoro serve sempre e comunque) ma, obiettivamente, visto che il mercato di destinazione è quello cinese, perché non hanno deciso di costruirsela là queste super car elettriche? Se non altro per i costi di produzione che, francamente, sarebbero inferiori. Qui gatta ci cova…

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