Elettrico Sta arrivando un’altra lavatrice!!
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Purtroppo dovremmo farcene una ragione e di questi elettrodomestici dovremo rassegnarci a vederne sempre di più. L’ultima minchiata firmata Toyota si chiama “BZ4X” e fa proprio paura solamente a… vederla!

Non c’è nemmeno la necessità di chiarirlo: il “BZ4X” è un SUV, anzi no, un fornellino elettrico, sviluppato da Toyota e Subaru, partorito dalla piattaforma e-TNGA, quella realizzata per i veicoli BEV. Senza star lì a ripeterci sull’utilità o meno della trazione elettrica, onestamente, anche se fosse a benzina o diesel, andreste mai in giro con questo coso? Non è n’è carne, n’è pesce. Mezza Lexus, mezza RAV4. Insomma, mezza cagata. Anzi, no: una cagata intera. Come al solito, dobbiamo fare e rispettare l’informazione, informandovi (scusate il gioco di parole) su come sono fatti questi fornellini, onde evitare che a qualcuno venga la benché minima idea di acquistarne uno (dubito, tuttavia, che qualcuno fra chi ci legge possa farlo!?!).

Allora, incominciamo con lo scrivere che l’alloggiamento del pacco batterie, tra l’altro abbastanza sottile, è parte integrante del telaio ed è posizionato sotto il pianale, in modo da aumentare la rigidità ed abbassare il baricentro, il tutto a vantaggio della guidabilità (è ciò che sostengono in Toyota, ovviamente). Le altre infocazzate le avremo durante la presentazione ufficiale prevista per il 2 dicembre.

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Qualche infocazzata, però, siamo riusciti ad averla: le dimensioni dovrebbero essere nell’ordine di 4.60 metri, quelle di una Rav4, con altezza complessiva inferiore di 85 mm, sbalzi più corti e passo più lungo di 160 mm. L’estetica è caratterizzata dalla nuova linea frontale, battezzata “Hammerhead” (altra minchiata) e sono previsti cerchi fino a 20 pollici. Due le versioni: l’anteriore è spinta da un solo motore, da 204 CV e 265 Nm di coppia, per un’accelerazione 0-100 km/h da 8,4 secondi e una velocità massima di 160 km/h; l’integrale ha due motori da 80 kW, uno per ogni asse, per circa 217,5 CV totali e 336 Nm di coppia (la velocità massima resta invariata e l’accelerazione 0-100 passa a 7,7 secondi).

La batteria è agli ioni di litio, da 71,4 kWh, per un’autonomia dichiarata di oltre 450 km (standard WLTP) e dovrebbe garantire il 90% della capacità, anche dopo un decennio di utilizzo o 240.000 km (sì, a farli con un fornellino elettrco!!!) . In un secondo step, dicono, arriverà un nuovo sistema di sterzo “Steer-by-Wire – One Motion Grip”, che non ha collegamenti meccanici con le ruote, interviene sulla precisione ed offre all’auto un raggio di sterzata di 5,7 m.

I sistemi di assistenza alla guida sono gestiti dal Toyota Safety Sense di terza generazione e l’XMODE, nel modello AWD, consente settaggi per neve/fango; neve alta e fango (sotto i 20 km/h); Grip Control per una guida fuoristrada più impegnativa (sotto i 10 km/h). Per gli interni, in casa utilizzano il termine svedese “Lagom”, che sta a significare: “Dosato nella giusta misura, né troppo, né troppo poco”. Il cruscotto è sottile e basso, con strumentazione digitale TFT da sette pollici. Il vano di carico, a sedili posteriori su, arriva a 452 litri.

Il pacco batterie è climatizzato da un sistema a pompa di calore, che consente un utilizzo ottimale, anche quando si scende sotto lo “0”. Con colonnine di tipo rapido a 150 kW, l’80% della carica si fa in circa 30 minuti. In dotazione, in seguito, dovrebbe arrivare anche un on-board charger trifase da 11 kW. Il bZ4X offrirà anche l’opzione di un tetto a pannelli solari. Il prezzo? No comment, ma in qualunque caso, c’è da crederci, saranno soldi buttati nel cesso.

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