Attualità Stellantis: “Che figura di merda”! In cassa integrazione anche gli operai delle mascherine
* Articolo disponibile anche in versione audio (solo per gli iscritti)

Foto:

Cazzo: ma se questi non sanno fare nemmeno le mascherine come cacchio si può pretendere che sappiano costruire automobili?

La crisi del mercato dell’Automotive, poi la crisi pandemica, poi la carenza dei microchip. Per il lavoro e per i lavoratori delle fabbriche italiani di Stellantis, non è un buon momento e non lo è ormai da anni, anche da prima che l’intesa tra i francesi di PSA e gli italiani di FCA portasse alla nascita di quello che oggi è il quarto produttore mondiale di auto.

Una crisi che ha spinto l’azienda (parliamo di FCA), a trovare vie alternative per continuare a far lavorare gli operai, come quella di produrre anche le mascherine anti Covid.

Mascherine stop, anche i lavoratori di Mirafiori in CIG

Se oggi con Stellantis si parla di tagli di occupazione, con Fiat Chrysler Automobiles non era così. Forse per via di un prestito a garanzia statale che prevedeva la salvaguardia dei livelli occupazionali. O semplicemente perché una cosa era l’azienda italiana FCA un’altra è un colosso come Stellantis (a forte trazione francese). Fatto sta che perfino le mascherine anti Covid hanno rappresentato una soluzione ai momenti di riduzione dei cicli produttivi di auto e componentistica.

A Mirafiori e Pratola Serra, per esempio, alcune aree degli stabilimenti furono riconvertiti alla produzione di mascherine. Mascherine che, purtroppo, sono state “smascherate” da Striscia la Notizia in quanto non in regola con le varie normative etc. etc.

Adesso però arriva la notizia che a Mirafiori, 500 operai che lavoravano proprio a questi dispositivi di protezione, sono stati messi in cassa integrazione. Alla pari di tutti gli altri lavoratori alle prese con la produzione di auto o componenti. Lavoratori che con la cassa integrazione da mesi fanno i conti.

I lavoratori di Mirafiori che producevano mascherine, quindi, sono finiti in cassa integrazione. Si tratta di 500 operai della storica fabbrica Fiat di Torino. Era da agosto 2020 che a Mirafiori si producevano mascherine. Si, proprio gli ormai famosi e diffusi strumenti di sicurezza per via della pandemia, venivano prodotti anche a Mirafiori. Una produzione che è proseguita quindi per oltre un anno. Una attività proseguita non senza ostacoli, visto che si tratta di strumenti particolari ed assoggettati ai nullaosta sanitari e statali.

Foto:

Le mascherine di Stellantis, spesso accompagnate da polemiche

Queste mascherine facevano cagare e non rispettavano le norme, e nonostante tutto a Mirafiori la produzione è proseguita, con alcune linee dello stabilimento torinese, che furono del tutto riconvertite a questi prodotti.

Niente rinnovo per le lavorazioni delle mascherine, lavoratori in CIG Come detto, il prodotto è di quelli particolari, a partire dalle autorizzazioni alla produzione. Si lavora, infatti, con contratto con lo Stato, nello specifico, con il commissario straordinario all’emergenza. Un contratto ormai scaduto e difficilmente rinnovabile.La cosa che preoccupa maggiormente è la ricollocazione di questa forza lavoro nelle altre attività che si svolgono a Mirafiori. In pratica gli addetti alle mascherine devono essere riportati alle produzioni di auto e componenti per auto. Una cosa niente affatto facile visto che la metà circa dei 500 adesso in cassa integrazione, sono lavoratori a ridotte capacità lavorative.

Cosa succede adesso per questi lavoratori Stellantis?

La loro cassa integrazione potrebbe durare un anno. Finisce quindi l’epoca delle mascherine FCA e Stellantis, che sono state destinate durante questi 17 mesi soprattutto alle scuole, sia quelle di Mirafiori che dello Stabilimento Stellantis in Campania, a Pratola Serra. Di tutto questo, chi devono ringraziare questi 500 operai? Carlos Tavares o John Elkann?

Con il processo di elettrificazione, questo, è solo l’inizio. Purtroppo, l’inizio della fine…!

Articoli suggeriti:

(*) Commenti, likes, ricerche, notifiche, articoli in versione audio, assenza di pubblicità e collegamenti ad altri contenuti esclusivi sono solo per gli iscritti a The Garage.

Se ti è piaciuto il post e vuoi vederne tanti altri pubblicati quotidianamente, iscriviti a The Garage!