Attualità Io sto con Giorgia Meloni: Stop ai motori termici nel 2035? Irragionevole e lesivo!
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La premier Giorgia Meloni tutto sembra tranne che un’esperta di automobili. Eppure, nella prima conferenza stampa di fine anno, con la sua opinione espressa sullo stop ai motori termici nel 2035, secondo me ha dimostrato grande sensibilità ed intelligenza. A contrario di quei fenomeni di Bruxelles e Strasburgo per i quali non mi stupirebbe se un giorno venissero coinvolti in un… “Electricgate”!

Premessa: non sto facendo campagna elettorale e mai mi sognerei di farla. Per nessuno. Però, essendo un’appassionata di automobili e non di fornellini elettrici, dopo aver ascoltato il discorso di Giorgia Meloni, come faccio a starmene zitta?

Nel suo primo discorso di fine anno Giorgia Meloni ne ha per tutti, anche per la nostra amata automobile. Chi si aspettava dubbi e incertezze p i vari bla-bla-bla, è rimasto deluso perché il Presidente del Consiglio ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito allo stop alla vendita di auto con motori diesel e benzina in Europa nel 2035, dimostrando di avere le idee molto chiare.

"Non produrre più motori a combustibili fossili nel 2035 è irragionevole. Lo considero profondamente lesivo del nostro sistema produttivo. Mi pare che sia una materia su cui c'è una convergenza trasversale a livello italiano ed intendo utilizzare questa convergenza per porre la questione con forza".

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La strategia dell’Europa

Nello scorso giugno il Parlamento Europeo ha dato il consenso al bando delle auto termiche nel Vecchio Continente a partire dal 2035. Questo è uno dei punti chiave contenuti nel documento “Fit for 55”, il pacchetto presentato dalla Commissione europea per combattere i cambiamenti climatici e decarbonizzare l’economia continentale. I legislatori, riuniti in sessione plenaria, hanno varato una soluzione che cambierà il mondo delle quattro ruote, visto che le Case automobilistiche saranno obbligate a vendere soltanto veicoli elettrici a partire dal 2035.

I dubbi e le perplessità del primo Presidente del Consiglio donna

Fermare la produzione di auto endotermiche, è inevitabile, porterà gravissime conseguenze e degli effetti nocivi sul tessuto industriale continentale. Questa scelta è oggetto di grandi controversie soprattutto a causa delle conseguenze incerte che si riverseranno sul fronte sociale, economico e occupazionale. Qualche settimana fa il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha dichiarato: "Quando si fanno scelte di politica industriale in Europa sé assolutamente importante essere consapevoli delle decisioni che vengono prese come sistema industriale europeo". Oggi gli fa eco il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che dubita sul conseguimento degli obiettivi fissati dall’Europa: "Non credo sia raggiungibile. Intendo porre la questione in sede europea".

Forza Meloni, per quanto riguarda l’automobile, io sono dalla tua parte. E voi?

Dello stesso mio parere è il numero uno di ACI Angelo Sticchi Damiani: “Bene Meloni: coraggiosa e chiara. Rivedere tempi e modi per una mobilità davvero sostenibile. Un plauso al coraggio e alla chiarezza del Premier Giorgia Meloni che afferma con nettezza una verità ormai diventata verificabile da chiunque. Ovvero, che la messa al bando delle vetture endotermiche nel 2035 appaia una scelta davvero poco sensata”.

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