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La casa tedesca da’ una “sistematina” ai suoi “Sports Activity Vehicle e Sports Activity Coupé”, X5M e X6M, che adesso se la “tirano” con la definizione “Competition”. I prezzi? A partire da 150,000 euro. Praticamente una follia…
La novità? Diciamo che si tratta dei primi modelli “M”, di quelli cattivi, ad adottare una tecnologia a 48V, sempre su base di un V8 di 4.4 litri M TwinPower Turbo. V8 già recentemente dotato di un nuovo collettore di scarico a bancate incrociate, ora ulteriormente aggiornato con un albero motore rinforzato, un nuovo sviluppo della sovralimentazione, un nuovo condotto di aspirazione dell’aria e un sistema di alimentazione e di separazione dell’olio ottimizzati. Il tutto supportato da un motore elettrico, da 9 kW/12 CV e 200 Nm di coppia, integrato nell’alloggiamento del cambio M Steptronic a otto rapporti. In totale, la combinata eroga 625 CV e 750 Nm di coppia massima tra 1.800 e 5.800 giri/min. Di serie, c’è anche lo scarico M Sport, con flap a controllo elettrico.
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Nonostante la mole ed il peso, piuttosto imponenti, queste due belve accelerano da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Secondo BMW (ma io ci credo poco) migliorano anche consumi e le emissioni. Rivisti anche il cambio M Steptronic a otto rapporti con Drivelogic, che offre tre settaggi, sia in automatico, che in manuale ed il sistema di trazione integrale M xDrive, comprensivo di differenziale attivo M sul posteriore. Sul menu del guidatore, ora, oltre alla modalità 4WD, c’è anche un particolare settaggio, che sposta quasi tutta la trazione sul posteriore, per consentire qualche “derapata” controllata. Carrozzeria ed i supporti del telaio, sono stati irrigiditi, come anche le sospensioni e i sistemi di smorzamento, sil tutto, probabilmente, a discapito del comfort sulle lunghe distanze. Di serie, ci sono le sospensioni adattive M a controllo elettronico, rielaborate con stabilizzazione attiva del rollio. Non poteva mancare una ritoccatina alla scatola dello sterzo, per una “dinamica di guida più precisa”. Oltre ad un adeguamento dei software, completa il tutto un impianto frenante M Compound, con due impostazioni di frenata. Qualche piccolo ritocchino anche sul look: nuovi fari a LED a matrice con controllo adattivo, integrati su gruppi ottici più stretti di 35 millimetri; una griglia a doppio rene totalmente nera; un diffusore posteriore, che si estende fino alla grembialatura; elementi di luce a forma di x in fibra ottica, per i fari posteriori e le luci dei freni. Internamente, troviamo un “Curved Display” formato da un elemento informativo da 12,3 pollici e da un display di controllo con una diagonale di 14,9 pollici, integrati in un’unica superficie di vetro. Nuovo il volante in pelle, con palette in carbonio. Per quanto riguarda la dotazione, in tema di elettronica per la sicurezza, da segnalare l’avviso di collisione anteriore aggiornato, per ridurre ulteriormente il rischio di collisione con ciclisti, pedoni e traffico in arrivo, quando si svolta. La BMW Digital Key Plus è optional e consente di bloccare e sbloccare l’auto, utilizzando lo smartphone.
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